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Rapina e furto in casa, il Dna degli autori li incastra anche ad anni di distanza: fermati dai carabinieri

Un episodio dell'ottobre 2022, un altro del 2018 a Vertemate. Ecco come i militari sono riusciti a risalire a chi li ha commessi.

Due episodi distinti, ma risultati analoghi da parte dei carabinieri della compagnia di Cantù. I militari della Stazione di Lurate Caccivio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per rapina aggravata, nei confronti di un pregiudicato 27enne residente a Villaguardia. E’ accusato di una rapina – effettuata con un complice – nell’ottobre del 2022 in un’attività commerciale della zona. Dopo gli accertamenti dei militari, i cui reperti erano stati inviati al RIS di Parma.

Il successivo esame del DNA permetteva di accertare, insieme alle immagini delle telecamere ed a varie testimonianze, la responsabilità del 27enne. Per la medesima rapina, i militari luratesi avevano già arrestato un 22enne, identificato riscontrando gli abiti che aveva indosso con quelli rinvenuti nel corso di una perquisizione.

 

I militari della Stazione di Cermenate hanno denunciato in stato di libertà per tentato furto in abitazione un pregiudicato 33enne. L’attività investigativa aveva inizio nell’ottobre del 2018, quando veniva tentato un furto presso un’abitazione di Vertemate con Minoprio, con la forzatura di una finestra. Nel tentativo di entrare il ladro si è ferito lasciando delle tracce di sangue su una tenda, poi repertata ed inviata al RIS di Parma per l’estrapolazione del profilo genetico, rimasto ignoto fino a ieri quando le analisi assumevano riscontro positivo con il DNA dell’indagato.

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