I manifesti pubblicitari del panettone Baj al m.a.x. museo di Chiasso

19 dicembre 2023 | 19:02
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I manifesti pubblicitari del panettone Baj al m.a.x. museo di Chiasso
I manifesti pubblicitari del panettone Baj al m.a.x. museo di Chiasso
I manifesti pubblicitari del panettone Baj al m.a.x. museo di Chiasso
I manifesti pubblicitari del panettone Baj al m.a.x. museo di Chiasso

Fino all’8 gennaio il m.a.x. museo di Chiasso ospita una mostra dossier che documenta la grafica artistica della Ditta Baj per i suoi panettoni conosciuti sia in Italia, sia in Svizzera.

Una piccola mostra in clima natalizio riempie l’atrio del m.a.x. museo di Chiasso dove è in corso la mostra “Fortunato Depero e Gilbert Clavel”, un interessante spaccato sulla grafica del secolo scorso, in particolare quella influenzata dalla corrente futurista, nata a Milano dall’ispiratore FilippoTommaso Marinetti.

Per approfondire il ruolo della grafica d’impresa attraverso la storia di un’azienda illustre e in pieno tema natalizio, il m.a.x. museo espone una selezione di grafiche originali vintage e packaging storico dell’azienda dolciaria Baj, attiva a Milano fin dal 1768 e, fino al 1914, con una sede anche a Chiasso. Un  sottile legame lega Baj con il Futurismo, non solo Marinetti era un assiduo frequentatore della Confetteria Baj di Corsia del Duomo, primo edificio pubblico ad avere la luce elettrica, ma il poeta futurista aveva indicato il panettone come alimento per gli italiani assuefatti alla pastasciutta (che impigrisce), e suggeriva di effettuarne la lievitazione a bordo di un velivolo Caproni, su lago di Como.

m.a.x. museo panettone baj

Il marchio di pasticceria Baj è conosciuto a livello internazionale soprattutto per il suo panettone, “il più antico del mondo”. La produzione del panettone si era interrotta per qualche decennio, ma nel 2017, Cesare e Tomaso Baj, discendenti di Giuseppe Baj, lasciato Milano per Como, hanno fatto rivivere lo storico panettone con il marchio di famiglia riportando la sede dell’azienda a nel centro della città meneghina.

Fino al 7 gennaio i visitatori del m.a.x. museo trovano sette bacheche con esposti materiali quali etichette, vetrofanie, scatole di latta e scatole di legno e cartone, piccoli dépliant in cromolitografia, piccole brochure, etc., testimoni dell’ampia diffusione degli oggetti dedicati alla réclame.
m.a.x. museo panettone baj
La grafica artistica della Ditta Baj
Chiasso (Svizzera), m.a.x. museo (Via Dante Alighieri 6)
17 dicembre – 8 gennaio 2024

L’impresa Giuseppe Baj fu fondata nella seconda metà dell’Ottocento da Giuseppe Baj (nato nel 1839), che lavorò fin da giovanissimo nella pasticceria di famiglia, dove si produceva panettone da tempo immemorabile; documenti risalenti alla fine dell’Ottocento attestano l’inizio dell’attività al 1768. Giuseppe Baj partecipò ventenne, come volontario garibaldino, nei Cacciatori delle Alpi, alle gloriose campagne per l’Unità d’Italia del 1859 e 1860.

Nel 1872 la Confetteria Baj si spostò in Piazza del Duomo, avviando contestualmente un’intensa attività di produzione e commercio di panettoni, cioccolato e altri prodotti dolciari, in uno “stabilimento a forza idraulica ed a vapore”. Giuseppe Baj fu premiato nel 1887 come il migliore produttore di panettoni di Milano e fu uno dei primissimi a elevare il panettone dal livello di produzione artigianale e diffusione locale alla realizzazione di elevati quantitativi, con una consistente diffusione nazionale e internazionale e un’estesa pubblicizzazione del prodotto “panettone” in generale. Il tutto mantenendo un altissimo livello di qualità. Così facendo Giuseppe Baj, con gli altri produttori milanesi di alto livello dell’epoca, pose le basi per lo sviluppo che avrà l’intero comparto nella seconda metà del Novecento.

La notorietà dell’attività di Giuseppe Baj si deduce anche dallo slogan che risuonava nella testa di tutti i milanesi tra Ottocento e Novecento: “Quando a Milano non vi era ancora il tramvaj già si gustava il Panettone Baj ”.

Il Panettone Baj continuò a essere protagonista anche negli anni trenta da alcuni dei figli di Giuseppe, tra cui Alfredo, nonno di Cesare Baj, ma a un livello ben lontano dai fasti del passato, fino a estinguersi verso la fine del decennio, allo scoppio della seconda guerra mondiale. Dal dopoguerra il dolce milanese poté tornare a offrire momenti di felicità gustativa nelle case di tutto il mondo, ma per rivedere il Panettone Baj si è dovuti giungere al