La seduta

Scuole, tassa di soggiorno e minori non accompagnati a Como: le richieste dell’opposizione

Cantaluppi e Lissi chiedono conto su quali istituti chiudere ed in che modalità. La replica del sindaco. Le due mozioni presentate.

L’annunciata chiusura di cinque scuole a Como – a partire dal settembre 2024 come ha spiegato da noi il vice-sindaco Roperto – arriva nell’aula del consiglio comunale di Como con richieste di chiarimenti dei consiglieri di opposizione che hanno fatto dichiarazioni preliminari su questo. Va precisato che nessuna decisione è ancora presa dalla giunta di Como su quale scuole chiudere per razionalizzare al meglio il servizio

 

Lorenzo Cantaluppi, Fratelli d’Italia e Barbara Minghetti (Svolta Civica) hanno portato l’attenzione sulla scuola di Civiglio spiegando che i bambini qui avrebbero serie difficoltà a raggiungere la città proveniendo dai quartieri alti del capoluogo. “Prima di chiudere questa scuola – ha detto Cantaluppi – l’amministrazione valuti qualsiasi altra forma di risparmio”.

Poco dopo sull’argomento è intervenuta Patrizia Lissi (Pd) che ha rilanciato la necessità di istituire una commissione urgente per avere ulteriori chiarimenti su come si intenda procedere. “Forse è opportuno distinguere tra chiusure per basso numero di iscritti o per problemi delle strutture e valutare eventualmente se ci sono edifici più piccoli da poter utilizzare” ha aggiunto.

 

E’ stato poi il sindaco Alessandro Rapinese a replicare ad iniziare dai costi della gestione ordinaria dei plessi e le condizioni strutturali degli immobili. “Come li sistemiamo, con quali risorse ?” ha domandato a sua volta ai consiglieri. E sulla scuola di Civiglio ha poi chiesto di avere i numeri e la provenienza degli iscritti.

 

Nel corso della serata sono state presentate anche alcune mozioni da parte dell’opposizione. Qui il dettaglio.

LE MOZIONI PRESENTATE DALL’OPPOSIZIONE

Una sui proventi della tassa di soggiorno firmata da tutta la minoranza tranne Alessandra Locatelli (Lega). Qui il testo.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso

Che Como è diventata sempre più meta turistica, determinandone la vocazione

Che negli anni la tassa di soggiorno ha raggiunte quote davvero considerevoli

Che la tassa di soggiorno è una tassa di scopo, atta a migliorare e rendere piu accogliente la città per i turisti e per i suoi cittadini, attraverso la miglioria di luoghi rilevanti e al sostegno di attività culturali

che è opportuno coinvolgere nella destinazione dei fondi le associazioni di categoria

 

Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale

 

A costituire un tavolo con le associazioni di categoria per condividere  un metodo per l’assegnazione e l’utilizzo, delle risorse provenienti dalla Tassa di Soggiorno

 

La seconda sui minori non accompagnati e la possibilità di ripristinare un centro a Tavernola per la loro accoglienza visto l’alto numero di arrivo. E’ stata firmata da Svolta Civica, Pd, Falanga (Noi con l’Italia) e Molteni (Fratelli d’Italia).

 

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che

 

Nel corso dell’anno 2022 è notevolmente aumentato il numero di minori stranieri non accompagnati accolti nel nostro Comune passando da 258 minori accolti di cui 163 nuovi rintracci nel corso di tutto il 2021 a 463 minori accolti di cui 397 nuovi rintracci del 2022 (dato aggiornato al 10 novembre 2022);

 

A fronte di un aumento della spesa totale (somma della spesa rimborsata dal Ministero e della differenza a carico del Comune) sostenuta nel corso del 2022, passata da 2.567.822,00€ del 2021 a 2.890.000,00€ del 2022, la differenza a carico del Comune di Como è stato ridotto di oltre il 20% passando da un investimento di 1.737.707€ nel 2021 a 1.390.000€ nel 2022.

 

La quota rimborsata dal Ministero è passata da 45€ a 60€ euro al giorno per minore straniero non accompagnato;

 

I minori stranieri non accompagnati sono accolti in comunità educative collocate sia sul territorio della provincia di Como che al di fuori di essa, nonché in strutture collocate al di fuori della Regione;

 

Che per tali accoglienze vengono versate delle rette che vanno da 75€ a 120€ al giorno;

 

Numerosi minori sono stati accolti in maniera informale da alcune Parrocchie del Comune;

 

Non esiste a Como un centro di Accoglienza, nonostante il Comune di Como abbia la possibilità, sostenuta dal Ministero, di realizzare un centro Sai;

 

Fino al 2015 è funzionato l’edificio denominato Centro Puzzle, sito a Tavernola in Via Tibaldi;

 

Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale

 

a ripristinare l’edificio sopra menzionato dedicandolo all’accoglienza dei minori non accompagnati.

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