Sono tantissime. Diverse centinaia su tutto il primo bacino del lago. E si vedono meglio dal lago, come abbioamo fatto stamane con l’amico William Cavadini – Pescatori Como Alpha – che ci ha portato in barca a vedere il lago e le montagne. Ecco, basta alzare lo sguardo per rendersi conto delle devastazione: tantissime piante di color marrone. Molte secche, la maggior parte letteralmente bruciate e difficilmente recuperabili anche con intense precvipitazioni. Il caldo e il secco dell’estate 2022 le hanno bruciate, uccidendole. Un danno – a vista d’occhio – che rischia di avere effetti clamorosi sull’ecosistema lariano per i prossimi mesi.
Sembra di essere già in autunno, in realtà siamo a metà agosto. E questo scenario desolante non è solo tra Como e Brunate o tra la città e Blevio, ma racchiude anche tutto il resto del territorio. Pure il versante di Cernobbio e Maslianico hanno gli stessi problemi e le stesse piante di colore marrone con foglie bruciate. L’effetto choc lo si ottiene ammirando il paesaggio dal lago come abbiamo fatto noi oggi: impressionante, guardare per credere…….
Impressionante (foto qui sopra dove si nota bene la differenza) anche come è basso il lago rispetto al solito: siamo ad un passo dalla quota minima storica dei -40, rischio della tenuta dei muri come in questo caso.
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