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LOCKDOWN COUNTDOWN – 4 Beatrice la “cocinera”

di Sabrina Sigon

In vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre, il nuovo Dpcm impone una serie di restrizioni necessarie a contenere la pandemia ormai ben nota a tutti. Nella speranza, che è anche una convinzione visti i precedenti risultati, che nelle prossime settimane si possa assistere a un miglioramento della situazione, perché non trascorrere questo nuovo “tempo sospeso” restando in contatto con chi, in diversi settori e professionalità, ha animato o si apprestava a farlo, il tempo della quotidianità fino a ieri condivisa? Nel nostro “conto alla rovescia” vogliamo incontrarci – anche se virtualmente – raccontarci, condividere e occupare questo spazio per viverlo, nonostante le difficoltà, in modi diversi e interessanti, ascoltando insieme opinioni, consigli e curiosità.

Il numero 4 è la rappresentazione del senso pratico, della concretezza, e della costruttività delle idee intesa in senso tangibile. Il Quattro è il numero che si erge a simbolo del mondo fisico, ovvero del nostro pianeta e di tutti gli esseri viventi. Differentemente dai numeri Uno, Due e Tre, il Quattro, agendo sul livello pratico, ci educa a usare le nostre attitudini per poter realizzare ed esprimere ciò che in noi è più manifesto e solido.

Sotto l’influenza del numero 4 si è spinti ad agire nella consapevolezza di appartenere e operare in un mondo materiale. Chi è caratterizzato dal Quattro tende a vivere la quotidianità e a coinvolgere in modo attivo altre persone in contesti sociali ben definiti. La persona del numero 4 è in genere conservatrice. Stimola, inoltre, ad essere responsabili verso i cicli della natura e ad avere rispetto per le tradizioni.

Ma bando alle chiacchiere, che il tempo passa, e cominciamo quindi con la nostra ospite che ha molte cose interessanti – e buone – di cui parlare.

Oggi infatti siamo con Beatrice Canton per parlare della sua grande passione per la cucina. Laureata in lettere e filosofia, ha lavorato diversi anni per un’azienda collegata al settore della moda poi, in seguito alla partecipazione a Bake Off Italia, ha deciso che la sua vita professionale avrebbe dovuto avere una svolta. Da qui la decisione di seguire anche professionalmente una passione cominciata già da piccola.

Una passione che arriva da lontano

“Sono cresciuta con mia nonna, che è la classica persona dei grandi pranzi, tutti devono andare a mangiare da lei. Mi sono formata facendo la sua commis; fondamentalmente sono cresciuta in cucina. Dopo aver studiato lettere e filosofia e aver lavorato per un’azienda tessile, ho avuto questo flash e mi sono detta: Provo ad andare a Bake Off. Ho superato i casting e ho tenuto botta per qualche puntata. A quel punto sono arrivata a un bivio: non sapevo se continuare con la vita che avevo scelto quando ero piccola, perché comunque volevo rimanere nella moda, ma dopo aver fatto Bake Off ho detto: a me piace cucinare. Così ho deciso di cambiare”.

Di quale ricette hai pensato di parlarci oggi, magari adatti per questo periodo?

“Ho ragionato su due ricette, che vanno bene per qualsiasi periodo, un salato e un dolce, giusti sia per le feste sia per il resto dell’anno. Per il salato la focaccia, per il dolce torta di nocciole e noci. Ti dico che, anche per la parte della partecipazione al programma Bake Off, mi ero specializzata per le preparazioni senza glutine, essendo io stessa intollerante”. 

Vai con la ricetta della focaccia

Comincio col dirti che spesso utilizzo il lievito secco, che non dà grandi problemi di scadenza. Per prima cosa servono 400 ml di acqua tiepida – più sul caldo. Chi vuole può fare un mix di 200 di acqua e 200 di latte, se si vuole l’impasto più morbido. Io uso solo l’acqua perché la focaccia la preferisco croccantina. Venticinque grammi di lievito di birra, quindi il panetto oppure una bustina di quello a secco, 50 gr. di olio di oliva, mi raccomando quello buono, olio extravergine di oliva italiano, 500 grammi di farina, anche la 00 va benissimo. Volendo si può usare la Mix It, in dose leggermente inferiore, 450 grammi, perché la farina di riso tende a solidificarsi più facilmente, quindi dobbiamo utilizzarne un po’ meno sennò non lievita bene. Un cucchiaio raso di sale. Poi, sopra, ci metto sale grosso, rosmarino e, chi vuole, anche sesamo. Per la cottura, direttamente nel forno a 220 gradi per venti, venticinque minuti, dipende se piace più o meno croccante”.

E, a proposito di dolci

Torta senza glutine alle nocciole, spesso la si trova in Piemonte. Non c’è farina, ci sono solo le nocciole. Però ho provato a farla anche con noci e mandorle, e viene sempre buonissima. Ecco le dosi: 3 uova, 100 grammi di zucchero, 150 grammi di nocciole, 20 grammi di cacao amaro, un pizzico di lievito per dolci, un pizzico di sale e, per decorare, 50 grammi di cioccolato fondente e delle nocciole tritate. Per quelle che servono alla decorazione, il mio consiglio è di tostarle perché, in questo modo, diffondono meglio il loro aroma”.

Per le procedure seguiamo attentamente l’intervista, perché Beatrice ha davvero tanti interessanti segreti da svelarci per ottenere un ottimo risultato. La Beuz in Cucina è il nome della sua pagina Facebook, mentre si Instagram la possiamo trovare come la_zia_beuz. 

 

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