Anna, Sabrina e Simona, tre magnifiche scrittrici comasche al Salone del Libro di Torino

Cala il sipario sul Salone Internazionale del Libro di Torino, l’edizione più travagliata (strumentalizzata, boicottata, contestata), nella trentennale storia della manifestazione culturale nata per promuovere la lettura e divenuta, negli ultimi anni, terreno di polemiche che con i libri hanno poco a che vedere.
Ma dell’edizione di quest’anno a noi piace incorniciare il piccolo drappello di autrici comasche che sono state invitate a presentare le loro opere, tre splendide donne, tre promettenti scrittrici.
La prima in ordine di apparizione, come si dice nei titoli di coda, è stata Anna Danielon che, al Salone torinese, ha vinto un premio ancor prima dell’uscita del suo primo libro. Si tratta del “Premio Nazionale Letterario INPS di narrativa, poesia, fumettistica e illustrazioni” un concorso letterario aperto ai dipendenti dell’ente cui la Danielon aveva partecipato con il manoscritto di Primo quarto di luna – avventura a Firenze. A consegnare la targa alla nostra concittadina è stato il Presidente dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale Pasquale Tridico “E’ stato un momento emozionante – ha dichiarato Anna Danielon – Questo riconoscimento, inaspettato e gradito, arriva quasi in concomitanza con l’uscita del libro. Sono davvero riconoscente a tutti coloro che ne hanno permesso la pubblicazione grazie alla campagna di crowdfunding e al fantastico team della mia casa editrice Bookabook.
Mi sembra un buon auspicio per il libro, che sarà presto in distribuzione nelle librerie”.

Di Primo quarto di luna – avventura a Firenze non si sa ancora molto se non la copertina e la stuzzicante anteprima che si può leggere sul sito della casa editrice: “Alex e Liam credono di avere ben poco in comune: ribelle e spavaldo, appassionato di astrofisica il primo, timido e studioso, amante dei libri il secondo. Finché un misterioso manoscritto del Seicento, capitato per caso nelle mani di Alex, non li unisce in una ricerca appassionante che li porterà da Dublino a Firenze: quale storia si nasconde dietro quelle righe, scritte in un italiano antico, trafugate durante l’alluvione fiorentina del 1966? Con l’aiuto di Laura, aspirante guida turistica, i due ragazzi si mettono sulle tracce dell’autore del manoscritto, tra tombe monumentali, osservatori astronomici e dipinti enigmatici, per scoprire non solo una storia avvincente, ma anche gli incanti dell’arte e della scienza, dell’amore e dell’amicizia.” Non vediamo l’ora di leggerlo e complimenti ad Anna Danielon.

Nel pomeriggio di oggi altre due scrittrici comasche hanno presentato i loro libri al Salone di Torino, entrambe nello stand dell’editore Emersioni, entrambe all’opera prima. Sabrina Sigon con i 19 racconti che compongono i suoi Numeri imperfetti e Simona Bennardo con una vicenda noir ambientata a Como intitolata Un nome schedato.
Di entrambi i libri abbiamo parlato e scritto su Ciaocomo Radio e Ciaocomo.it

Sabrina Sigon è nata a Milano, ora vive e lavora a Como. Si è diplomata in lingue e psicomotricità. Ha collaborato con il Circolo della Memoria di Varese, ed è titolare della rubrica “Incontri” sul nostro sito, www.ciaocomo.it, dove scrive di cultura attraverso una serie di interviste. È sposata, ha due figli. Nei diciannove racconti brevi di Numeri imperfetti ci sono scorci di vita nei quali i protagonisti si confrontano con situazioni diverse, a volte vere e proprie prove. È da queste prove che emerge il loro carattere. Le relazioni e le convenzioni sociali, vengono messe in discussione da personaggi che si scoprono anticonformisti e imperfetti. A collegare tutte le storie un filo sottile: la matematica. È lei, la Regina delle scienze, la prova del nove per verificare se, nella vita, i conti tornano o non tornano. Le note finali riprendono in modo, non convenzionale, quest’idea: con un unico desiderio: esplorare il pianeta uomo.
Simona Bennardo, psicologa e psicoterapeuta esperta in adozioni, terapia dell’adulto, di coppia e conduttrice di percorsi di gruppo docente e formatrice, ha il suo studio professionale “Psico&Motivo” a Como. Nel tempo libero scrive, scrive e scrive. Per il suo primo romanzo si è ispirata ad un mondo che conosce molto bene, Susanna Sogni, la protagonista di Un nome schedato è unapsicologa che sbarca il lunario ricevendo i suoi pazienti in uno studio in affitto, all’interno di uno strano condominio. Proprio nel suo studio, viene trovata morta la proprietaria, Angelica Nani, con cui qualche giorno prima Susanna aveva avuto un’accesa discussione. I sospetti ricadono su Susanna che da indiziata si ritrova arrestata.

A rappresentare la nostra la nostra tradizione letteraria al Salone del Libro di Torino c’era anche Giorgio Albonico, ideatore e organizzatore del Premio Internazionale città di Como, intervenuto alla presentazione del libro di Margherita Nani, L’ospite, edito da Francesco Brioschi Editore. La giovanissima autrice è la vincitrice della scorsa edizione del Premio nella sezione Narrativa inedita (erano oltre 400 le opere inedite in gara), e si è quindi aggiudicata, oltre al premio in denaro, la possibilità di vedere pubblicata la sua opera da un importante editore nazionale. Secondo Albonico “Il romanzo è scritto da una giovane ragazza romana, nemmeno 20 anni, e stupisce per profondità e temi trattati. La ricostruzione storica è accurata e pertinente, la scrittura coinvolgente.”
Il Bando della VI edizione del Premio Como è tutt’ora online https://premiocittadicomo.it/bando-sesta-edizione/ e la scadenza per presentare le opere è il 20 giugno 2019.
…e ci scuserà Simone Savogin (non michele come l’orrido titolatore torinese che ha postato il video), se lo releghiamo all’ultimo posto. E’ solo per cavalleria. Il campione di poetry slam di Alserio, divenuto ancor più celebre grazie al programma tv “Italia’s got talent”, era a Torino, allo stand della piccola, ma vivace casa editrice tre60 che ha pubblicato l’ultimo libro di Savogin Scriverò finche avrò voce . Qui la sua dedica a una delle cose più preziose al mondo: le parole