Il comasco scomparso da anni: ucciso per un litigio, ecco dove è stato sepolto
Fermato il presunto killer, ammette ed indica il posto dove è stato messo il cadavere: in cantina e con una colata di cemento sopra
La polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Monza nei confronti di Luca SANFILIPPO, classe 1971, residente a Cinisello Balsamo (Milano), per il reato di omicidio volontario e soppressione di cadavere. E’ ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio di Antonio Deiana, 36enne, di Villaguardia, scomparso esattamente sei anni fa
Già all’epoca della scomparsa, la Squadra Mobile di Como aveva ipotizzato che non di semplice scomparsa si fosse trattato, ma di omicidio, indirizzando le indagini verso questa direzione. Le indagini furono riaperte dal Tribunale di Como nel 2014, quando la Squadra Mobile di Como, in un’area boschiva del comasco, ritrovava i resti di Salvatore DEIANA, fratello di Antonio, ipotizzando subito un collegamento Per l’omicidio di Salvatore tutti i colpevoli furono arrestati.
Più di recente, nuove informazioni acquisite da personale del Commissariato di polizia Greco-Turro di Milano e accertamenti effettuati della Squadra Mobile di Milano hanno consentito di dare un altro impulso alle indagini e di acquisire un evidente quadro probatorio a carico di Luca SANFILIPPO. Personale delle Squadre Mobili di Como e di Milano e del Commissariato di P.S. Greco-Turro hanno dato esecuzione ad un decreto di perquisizione personale e locale delegata nei confronti di SANFILIPPO. Nel corso delle operazioni, l’indagato, messo davanti all’evidenza, ha inteso rendere spontanee dichiarazioni poi confermate nel corso dell’interrogatorio dinanzi ai P.M. della Procura di Monza.
In particolare, SANFILIPPO ha confermato le proprie responsabilità ed ha accompagnato gli investigatori nel seminterrato della propria abitazione, luogo dove dapprima aveva consumato l’ omicidio di Deiana e successivamente seppellito il corpo. Il delitto sarebbe avvenuto nell’ambuto dello spaccio di sostanze stupefacenti, a dire del SANFILIPPO, dopo un litigio per futili motivi. La morte di DEIANA sarebbe stata provocata da diverse coltellate inferte dal SANFILIPPO durante la lite. Sulla scorta degli evidenti elementi probatori a carico dell’indagato, la Procura di Monza ha disposto il fermo.
Sul luogo del delitto è intervenuto personale della Polizia Scientifica di Milano ed il consulente del P.M. incaricato della ricerca del cadavere che è stato effettivamente recuperato nel luogo del seppellimento indicato dal fermato a una profondità di circa un metro. Sopra una colata di cemento. La Procura di Monza ha già disposto esami autoptici sui resti del cadavere al fine di procederne all’identificazione certa, anche se non sembrano esservi dubbi sull’identità della vittima
E’ stato indagato a piede libero, per il reato connesso di favoreggiamento e concorso in soppressione di cadavere, un complice di Sanfilippo, classe 68, persona quest’ultima (di Cinisello) che avrebbe aiutato il fermato nel seppellimento del corpo senza vita del DEIANA.