Il ragazzo che ha ucciso il nonno nella casa di Vighizzolo: oggi la sua verità al giudice



Attesa per l’interrogatorio di Luca Volpe, rinchiuso al Bassone. I carabinieri lo hanno trovato con gli abiti sporchi di sangue con due prostitute
Adesso sarà lui a cercare di spiegare una autentica follia. Forse dopo l’assunzione di cocaina in casa. Un litigio con il nonno materno Giovanni Volpe, 78 anni, l’uomo che gli ha fatto da padre e madre al tempo stesso – per ammissione dei vicini di casa – e che lo ha sempre protetto e difeso. Anche nei momenti difficili tra un guaio e l’altro. Furti e droga. Quell’uomo che lo ha aiutato e gli ha dato una mano. Sempre. Poi venerdì scorso la sua rabbia contro il nonno sfociata in diverse coltellate. Questa, almeno, la ricostruzione dei carabinieri in attesa del riscontro e dell’ammissione del giovane (Luca Volpe, 28 anni), ora rinchiuso in carcere al Bassone. Accusato del delitto.
Sarà lui, davanti al giudice, a cercare di spiegare. Oggi, nel carcere del Bassone, è in programma il suo interrogatorio per la convalida del fermo che appare scontata. La Procura ha chiesto la convalida del fermo dei carabinieri e l’esame del sangue sugli abiti del ragazzo: i militari non hanno dubbi che si tratti di quello del nonno, ma vogliono avere la certezza. Il particolare choc è che Luca, dopo il delitto e con gli aiti macchiati di sangue, è andato sulla Novedratese – forse sotto l’effetto della droga – ed ha cercato due prostitute con le quali si è recato in un motel della zona. E lì i carabinieri lo hanno rintracciato poco dopo. In stato confusionale.