
E’ il secondo giorno di lavoro alla Sisme di Olgiate dopo la bufera dei 200 licenziamenti. E’ un giorno triste ed amaro come quello di ieri, il primo dopo la “ripartenza”. Chi è rimasto, inevitabilmente, non può non pensare a chi non c’è più, magari con tutti i problemi legati a famiglia da mantenere e mutuo da pagare. Una situazione strana come confermano in tanti all’uscita della fabbrica dopo la ristrutturazione:”Magari un giorno ci abitueremo – spiegano – ma adesso è una cosa brutta”. La ripresa del lavoro è stata garantita anche dalla mediazione del Prefetto Corda che ha convocato nel suo ufficio sindacati, rappresentanti dell’azienda e rappresentanti degli operai. Resta l’incertezza per 23 operai che dovrebbero essere licenziati anche loro, ma al momento non hanno ricevuto nulla. Gli altri 200, tra cui anche diverse donne e padri di famiglia, già a casa da settimana scorsa.