Economia

Sisme, una ripartenza con tanta tristezza

sisme esterno

Secondo giorno di lavoro dopo la bufera per i 200 licenziamenti nell’azienda di Olgiate. Resta l’incertezza per altre 23 persone. Diversi operai entrano in fabbrica non trovando più i colleghi di tanti anni. “Forse un giorno ci abitueremo, ma adesso è davvero una cosa brutta…”.

 

 

 

E’ il secondo giorno di lavoro alla Sisme di Olgiate dopo la bufera dei 200 licenziamenti. E’ un giorno triste ed amaro come quello di ieri, il primo dopo la “ripartenza”. Chi è rimasto, inevitabilmente, non può non pensare a chi non c’è più, magari con tutti i problemi legati a famiglia da mantenere e mutuo da pagare. Una situazione strana come confermano in tanti all’uscita della fabbrica dopo la ristrutturazione:”Magari un giorno ci abitueremo – spiegano – ma adesso è una cosa brutta”. La ripresa del lavoro è stata garantita anche dalla mediazione del Prefetto Corda che ha convocato nel suo ufficio sindacati, rappresentanti dell’azienda e rappresentanti degli operai. Resta l’incertezza per 23 operai che dovrebbero essere licenziati anche loro, ma al momento non hanno ricevuto nulla. Gli altri 200, tra cui anche diverse donne e padri di famiglia, già a casa da settimana scorsa.

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