È una vera e propria sfida, quella di questo film, che coi toni brillanti della commedia all’italiana vuole raccontare la paura del “diverso”, del disabile, dell’immigrato, ma anche le risorse che possono scaturire dal superamento di timori e pregiudizi.
Dopo il sold out nelle sale di diverse città italiane – tra cui Roma, Milano, Bologna, Firenze – ora anche Como ospiterà “Solo cose belle”, la cui visione è un’occasione per accostarsi con uno sguardo inedito a un tema che nel nostro tempo diventa ogni giorno più cruciale.
Un paesino romagnolo alla alla vigilia delle elezioni comunali, e una casa famiglia in cui si muovono i personaggi più differenti: una mamma e un papà, un richiedente asilo appena sbarcato, un’ex-prostituta, un giovanissimo ex carcerato e due ragazzi con gravi disabilità. A scatenare la “collisione” tra i due mondi è Benedetta (Idamaria Recati), la figlia sedicenne del sindaco (Giorgio Borghetti), che a dispetto delle convenzione sociali del mondo da cui proviene si innamora del giovane ex carcerato Kevin (Luigi Navarra), creando scompiglio nell’intera comunità. Ma sarà proprio la conseguente reazione a catena fatta di sospetti, lacrime, risate e sgomberi a far venire alla luce la bellezza dell’accoglienza e l’importanza della solidarietà. Intrecci inaspettati, rapporti contrastati e personaggi bizzarri diventano il sorprendente collante tra un paesino ancorato alle proprie convenzioni e un luogo popolato da coloro che vengono spesso etichettati come gli “sbagliati” e i “superflui”. Finché legami inattesi si trasformano in opportunità.