sabato 23 febbraio
CANADA – 2010
Canada. Il notaio Jean Lebel legge ai due gemelli Jeanne e Simon le ultime volontà della madre Nawal Marwan; la donna chiede ai suoi figli di consegnare due lettere, una per il padre che essi non hanno mai conosciuto e che ritenevano morto in guerra, l’altra per il fratello di cui ignoravano l’esistenza. Solo Jeanne accetta questo compito e si reca in Libano, mettendosi sulle tracce del passato della madre. Tornando indietro nel tempo, si ricompone piano piano il percorso di Nawal sin da quando era solo una ragazza. La giovane Nawal, cristiana, ama un non cristiano, e questo suscita il disprezzo della sua famiglia: il suo amante viene ucciso, il figlio che partorisce le viene sottratto subito dopo il parto e lei viene cacciata di casa per avere disonorato la sua famiglia. Dopo qualche anno, allo scoppio della guerra civile in Libano, Nawal torna al suo paese in cerca del figlio a cui non ha mai smesso di pensare, ma trova solo morte e violenza. Decide allora di ripagare la violenza subita con la stessa moneta, legandosi ad un gruppo radicale. In quanto cristiana riesce ad entrare in contatto con un importante leader politico cristiano e, al momento stabilito, lo uccide. Catturata, viene rinchiusa in prigione, dove resterà per 15 anni, subendo torture e violenze, e dando anche alla luce un figlio, frutto degli stupri subiti. Jeanne viene a sapere della prigionia a cui era stata sottoposta la madre e convince il fratello Simon a raggiungerla in Libano. I gemelli visitano anche la prigione in cui Nawal è stata rinchiusa senza mai piegarsi alle torture e alle violenze e dove era conosciuta come la donna che canta. Jeanne e Simon scoprono anche che, in seguito alle violenze subite, la madre ha partorito non uno, ma due bimbi: due gemelli, loro due. Nella ricerca del padre, cioè il violentatore della prigione, e del fratello che era stato affidato ad un orfanotrofio, trovano l’aiuto del capo del gruppo di guerriglieri ai quali la madre aveva dato molto, uccidendo il leader politico avversario. Arrivano così alla scoperta della tremenda verità: il fratello, insieme agli altri bambini dell’orfanotrofio, era stato preso dai guerriglieri e, addestrato alla guerra, era diventato un cecchino. Dopo aver cercato inutilmente di rintracciare la madre, era diventato un fanatico della guerra, ma gli era stata negata la possibilità di diventare un martire. Ritornato a Daresh per combattere, venne imprigionato dai nemici e, addestrato, divenne lo spietato torturatore della prigione. Padre e fratello sono la stessa persona. Egli vive in Canada, e Jeanne e Simon possono così tornare a casa e consegnare le due lettere al loro padre e fratello
Oltre lo Sguardo è realizzato dal Cinecircolo del Coordinamento Comasco per la Pace, laTESSERA del costo di 5 Euro che può essere sottoscritta anche al momento della proiezione, è valida un anno solare e permette la visione di tutti i film della rassegna