Gruppo Naturalistico della Brianza
ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DELLA NATURA IN LOMBARDIA – ONLUS
Domenica 7 ottobre 2018
Parco Regionale Groane-Brughiera
Fontana del Guercio di Carugo, Pozzolo e Cascina Sant’Ambrogio
Per il ciclo di uscite “Incontri Lariani”, il Gruppo Naturalistico della Brianza organizza per domenica 7 ottobre 2018 un’escursione guidata alla Fontana del Guercio di Carugo, Pozzolo e alla Cascina Sant’Ambrogio, in collaborazione con il Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera.
Ritrovo alle ore 8.45 in via XXV Aprile, presso il parcheggio delle scuole di Carugo.
(Arrivo alla stazione Trenord di Carugo-Giussano alle ore 8.52 del treno da Milano Cadorna e alle ore 8.07 del treno in partenza da Canzo-Asso).
Ore 9.10 partenza per la Riserva Naturale Fontana del Guercio.
Arrivo alla Testa del Nan. Presentazione della ricerca storica sulla Testa del Nan a cura di Zeno Celotto.
Salita lungo il sentiero 16 fino a Pozzolo, con vista sulle Prealpi. Lungo il percorso la dott.ssa Clara Citterio insegnerà a riconoscere le principali piante presenti.
Rientro verso Cascina Sant’Ambrogio, accolti dal gruppo “Amici del Sant’Ambrogio”.
Visita alla vasca di laminazione di Carugo a cura del dott. Gianni del Pero.
Ore 12.00-12.30 rientro al parcheggio e alla stazione di Carugo.
Percorso agevole, con difficoltà turistica (T).
In caso di maltempo, la mattina chiamare i numeri indicati per conferma dell’annullamento dell’uscita.
Per informazioni e iscrizioni (obbligatorie):
Fabio Cassinari cell. 339.4577995 (dopo le ore 20.00) fabio.cassinari@tiscali.it;
Lena Cavallo cell. 348.8837134 lenaestef@outlook.it
Il Parco Regionale Groane-Brughiera
Il Parco Regionale Groane – Brughiera nasce il primo giorno d’inverno dello scorso anno con l’estensione all’area della Brughiera Briantea dell’esistente Parco Regionale delle Groane. La nuova area protetta interessa ventotto Comuni delle province di Monza e Brianza, di Como e della Città metropolitana di Milano; va da Bollate (sud) a Cantù (nord), inglobando i comuni del preesistente Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Brughiera Briantea.
Il Parco Regionale sviluppa poi connessioni con i limitrofi Parchi Regionali della Spina Verde e della Valle del Lambro, e con Parchi Locali di Interesse Sovraccomunale (PLIS).
Il Parco occupa il pianalto ferrettizzato costruito dai torrenti glaciali che si sono irraggiati verso la pianura dall’orlo dell’anfiteatro morenico lariano formatosi nel corso della glaciazione Mindel (la più antica di cui esistano tracce visibili nella nostra regione).
L’argillificazione delle ghiaie e sabbie superficiali (con formazione del suolo denominato “ferretto”), a causa della prolungata esposizione agli agenti atmosferici (da circa 300.000 a più di 500.000 anni) ha creato un suolo impermeabile e poco propizio per l’agricoltura; ciò ha marginalizzato il territorio, che nei decenni più recenti è stato preservato dalla cementificazione grazie ai vincoli posti dal Parco. La sola attività presente nell’area, fino a poco oltre la metà del secolo scorso, è stata l’estrazione di argilla da mattoni. Alcune delle depressioni create dalle cave sono state colmate dall’acqua a formare piccoli laghi.
Accanto ai boschi, di piante autoctone (farnia, ontano nero, tiglio, betulla) o impiantate dall’uomo nei secoli passati (robinia, pino silvestre, quercia rossa, ecc.), il pianalto è occupato da praterie in cui domina il brugo (Calluna vulgaris), che dà nome all’intero ambiente.
Durante l’escursione sull’altopiano, nel settore nord-orientale del parco, il tipo litologico con cui verremo a contatto è la “Formazione del Ceppo”, un conglomerato formatosi nel corso degli interglaciali più antichi, che costituisce vistose scarpate ricche di anfratti sui fianchi delle vallecole.
La Riserva Naturale “Fontana del Guercio” è stata istituita dalla Regione nel 1986 per tutelare un’area di 28 ettari, prevalentemente boscata; è interessata da quattordici teste di antichi fontanili che alimentano la Roggia Borromeo, che ha origine dal più grande dei fontanili, la Testa del Nan.
Nella vicina Valle di Brenna è stato costruito un piccolo sbarramento per consentire la laminazione delle portate di piena del torrente che la percorre. Si tratta di un elemento importante, vista l’attualità dei bacini di laminazione a fronte del dissesto idrogeologico del nostro territorio. Il torrente del vallone di Brenna, chiamato Roggia Vecchia, raccoglie le acque del Rivo del Molino (emissario del lago di Montorfano); è affluente di sinistra del torrente Terrò (Tarò, Certesa) che è l’affluente principale del Seveso.