Arrigo Cappelletti, pianoforte
Flavio Minardo, chitarra elettrica e 12 corde
Bruce Ditmas, batteria
Sabato, 20 agosto 2016 – ore 21:15
Piazza Martinelli – Como
Nel corso della storia del jazz pochi sono stati i casi di formazioni a doppia leadership pianoforte-chitarra, senza il contributo di uno strumento a fiato. Ora Arrigo Cappelletti e Flavio Minardo, collaboratori da anni in svariati progetti al di là dei generi, in particolare in quello di Cappelletti sul fado portoghese (Terras do Risco, Amiata, 2002) con prestigiosi musicisti come Alexandra e Custodio Castelo e quello in quartetto con Giulio Visibelli e Steve Swallow (Little Poems Poems, Splasch, 2001), senza dimenticare il cd da loro realizzato in duo su temi originali ( Partire, MAP, 2004), ne propongono una che coniuga libera improvvisazione, ascendenze etniche e un lirismo pudico che ricorda da vicino Paul Bley ma anche altri pianisti sghembi e austeri come Andrew Hill e Abdullah Ibrahim.
Quasi a sottolineare l’omaggio alla poetica di Bley, suonano stavolta con un grande musicista che ha più volte registrato con lo stesso Bley: il batterista americano Bruce Ditmas, già collaboratore per 15 anni dell’orchestra di Gil Evans e simbolo nel suo drumming di una avanguardia fortemente radicata nella tradizione.
I temi sono di Cappelletti e di Minardo ma compare qualche omaggio ai loro maestri: Paul e Carla Bley, Andrew Hill, Abdullah Ibrahim per una visione dell’Africa straniata e molto europeizzata e, per quanto riguarda Minardo, Ralph Towner e Bill Connors, con la loro sintesi di jazz e tradizione folk.