Le api dell'invisibile

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Un giorno di ordinaria cosmologia

Un giorno di ordinaria cosmologia

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Cosmo. L’avete mai pronunciata questa parola? Fatelo ora e fatelo ad alta voce, senza pensarci, lasciate che vi incurvi le labbra e vi riempia la bocca. COSMO. Come si costruisce un cosmo personale? Scopritelo ascoltando questa quarta puntata de “Le api dell’invisibile”, rubrica mensile di promozione e diffusione delle voci e delle parole di giovani scrittori. Martina Sangalli ha 21 anni e scrive poesie. O meglio, ha scritto una raccolta che si è anche portata in studio di registrazione, inedita ma imponente nel suo essere assolutamente pronta perché noi lettori la possiamo scoprire. Si intitola “Un giorno di ordinaria cosmologia” e attraversa, in punta di versi, le varie fasi di una giornata qualsiasi di una persona qualsiasi, dal caffè del mattino alla disillusione che ci sfiora giusto prima di addentrarci.

E’ un cosmo controllato da lirica e sintassi, quello di Martina, un cosmo controllabile, perché tutto rinchiuso entro i limiti dei versi, ma anche un cosmo misterioso, che sonda di parola in parola le profondità che solo un giorno ordinario sa celare. E voi ce l’avete un modo per costruirvi un cosmo tutto vostro, da esplorare come più vi piace? Beh, che la risposta sia sì o no, con questi 10 minuti di podcast vi lascio uno sguardo inedito sul cosmo di Martina Sangalli.

ALBA

Rotola a valle
L’ultimo palpito di stella

Anima gettata al vento
Come sabbia di mondo
Tra le dita

Mi illumino
Del quotidiano vivere.

SONETTO (HORROR VACUI)

Come foglia fragile che trema nel torpore
Come fiore che sfiorato dalla pioggia si richiude
Ora spengo gli occhi al mondo e mi separo
Da te, dal giorno mi nascondo.

Altre labbra accoglieranno i tuoi sapori
Ed altri corpi ospiteranno i tuoi sospiri
E la tua spalla coverà altri silenzi
Di volti che dal vento riparo troveranno

Ma un giorno, forse un giorno
In mente torneranno i bei momenti
E allora i sentimenti tanto assenti
Per un attimo nel cuore oscilleranno

E poi sarà di nuovo
Nero vuoto. 

Questa è una rubrica dedicata a tutti coloro che scrivono, in particolare poesie. Se  volete venire a raccontarmi il vostro progetto, la vostra scrittura e le vostre parole, scrivete a martinatoppi43@gmail.com: “Le api dell’invisibile” vi aspettano!

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«…il nostro compito è quello di compenetrarci così profondamente, così dolorosamente e appassionatamente con questa terra provvisoria e precaria, che la sua essenza rinasca invisibilmente in noi. Noi siamo le api dell’invisibile. Noi raccogliamo incessantemente il miele del visibile per accumularlo nel grande alveare d’oro dell’Invisibile.»  R. M. Rilke

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A cura di Martina Toppi
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