Enrico Lo Verso porta Pirandello al Teatro San Teodoro

28 aprile 2025 | 13:30
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Enrico Lo Verso porta Pirandello al Teatro San Teodoro

Mercoledì 30 aprile, andrà in scena “Uno nessuno centomila” con Enrico Lo Verso, diretto da Alessandra Pizzi

Uno nessuno centomila, spettacolo basato sul celebre omonimo libro di Luigi Pirandello e interpretato dall’attore Enrico Lo Verso, con la regia di Alessandra Pizzi, andrà in scena mercoledì 30 aprile, alle 21, al Teatro Comunale San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù.

Dopo dieci anni di tournée, centinaia repliche nei più importanti festival e teatri nazionali ed internazionali e oltre 500mila spettatori, continua con successo lo spettacolo con cui l’attore siciliano rende omaggio ad uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi, portando in scena la sua opera chiave nel centesimo anniversario della pubblicazione.
Insignito di premi e riconoscimenti, come il premio Franco Enriquez (ed. 2017) e il Premio Delia Cajelli per il teatro (ed. 2018) lo spettacolo continua a conquistare l’attenzione del pubblico e della critica.
Merito di una riscrittura “minimal” ed essenziale (curata da Alessandra Pizzi, anche regista dello spettacolo) che è riuscita a “ridare vita” ai personaggi del romanzo in forma nuova ed attuale, tutti inseriti nel racconto delle vicende di un solo uomo, che è poi tutti. É riuscita così a convincere un Enrico Lo Verso, ormai assente dalle scene teatrali da oltre un decennio, a dare corpo e voce a tutta la vicenda.

Uno nessuno centomila con Enrico Lo Verso al San Teodoro foto di Edoardo Pivi

Enrico Lo Verso torna così in teatro con uno spettacolo classico, ma estremamente attuale che parla di maschere e di crisi dell’io, ma lo fa con la leggerezza e il sarcasmo necessari a conquistare gli spettatori che tornano, e ritornano.
Lo spettacolo, come è stato definito dalla critica, è una seduta di psicanalisi, in cui un conturbante, quanto istrionico Lo Verso, attraversa i meandri della conoscenza e restituisce al pubblico le risposte, quelle semplici che fanno parte della nostra quotidianità, ma a cui spesso, presi dalle sovrastrutture sociali, non sappiamo guardare.
In 70 minuti la fisicità dell’attore irrompe sul palco, né manca l’omaggio a quella sicilianità a cui, Pirandello prima, Alessandra Pizzi poi, e Lo Verso dopo, guardano con affetto e con quel giusto umorismo, come lo stesso autore di Girgenti ci ha insegnato a fare. Uno spettacolo supportato da una intensa ed efficace campagna di comunicazione che lo ha reso “nazional popolare”, trasformando la partecipazione ad un evento teatrale, in un rito collettivo in cui è bello esserci, per scoprire, anche grazie al teatro, quello straordinario patrimonio culturale della nostra Italia.
Un omaggio a Luigi Pirandello attraverso l’adattamento teatrale, curato da Alessandra Pizzi, del più celebre dei suoi romanzi. La storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita, a partire da un dettaglio, minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano intorno a un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi, nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila per cercare l’uno, a volte, può significare fare i conti con il nessuno, ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporare la vita.

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(Foto di Edoardo Pivi)