Tutti allontanati da Como: otto stranieri irregolari e già condannati subito rimpatriati dalla Questura cittadina nell’ultima settimana

Tra loro anche persone con precedenti penali per droga e pericolosità sociale. I rimpatri, frutto di un’intensa attività di controllo e coordinamento, hanno coinvolto cittadini di Moldavia, Perù, Albania, Marocco e Brasile.
Nell’ambito di una strategia nazionale consolidata e delle direttive impartite in sede di coordinamento presso la Prefettura, la Polizia di Como ha rafforzato i servizi di controllo del territorio e le attività amministrative, concentrandosi in particolare sui cittadini stranieri irregolari e con precedenti penali. E su impulso del Questore Marco Calì, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura, nel corso dell’ultima settimana, hanno proceduto al rimpatrio di ben otto cittadini stranieri senza permesso di soggiorno o irregolari, ma in possesso di passaporto, quindi identificabili con certezza. Si tratta di persone già destinatarie di provvedimenti giudiziari.
Nel dettaglio, è stato predisposto un volo diretto in Moldavia per una ragazza di 18 anni e un uomo di 22, entrambi irregolari sul territorio nazionale. Destinazione Lima, invece, per due donne peruviane di 39 e 42 anni, appena scarcerate dopo essere state arrestate a Malpensa con un’ingente quantità di droga: per loro è scattata l’espulsione immediata. Rimpatriati anche due cittadini albanesi, rispettivamente di 24 e 34 anni, con precedenti specifici in materia di stupefacenti. Stessa sorte per un marocchino di 39 anni, noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio. Infine, è stato espulso e accompagnato in Brasile un 34enne già espulso in passato, rientrato illegalmente in Italia nonostante un divieto quinquennale e coinvolto in un’attività di spaccio a Como.
L’Ufficio Immigrazione della Questura continua a rappresentare un presidio fondamentale per il controllo del territorio provinciale: i rimpatri sono solo una parte del lavoro quotidiano svolto dagli agenti che portano avanti con costanza numerosi provvedimenti amministrativi nei confronti di persone ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.