Carimate Borgo della Musica: tre giorni nella storia degli Stone Castle Studios. Testimonial Eugenio Finardi

Per valorizzare il periodo d’oro degli Stone Castle Studios e dei tanti artisti che vi hanno registrato i loro dischi, la Pro Loco Carimate e Comune presentano il progetto: CARIMATE BORGO DELLA MUSICA: conferenza, mostra e mercatino del vinile
Chi l’avrebbe detto che “Figlie delle stelle”, la canzone di Alan Sorrenti balzata al numero 1 dalla classifica nel 1977 è nata in un castello del XIV secolo. Stessa cosa per “Com’è profondo il mare” di Dalla, “Creuza de Ma” di De Andrè e gran parte delle canzoni dei Pooh, tutte incise nei mitici Stone Castle Studios di Carimate che, ora, ha tutte le ragioni di fregiarsi dell’appellativo di Borgo della Musica visto che da quelle parti sono transitati musicisti italiani e stranieri e, alcuni innamorati del luogo, ci sono restati per periodi molto lunghi.
Il progetto per valorizzare questa straordinaria eredità è stato lanciato dalla Pro Loco di Carimate, in collaborazione con il Comune. Dal 21 al 23 marzo “Carimate Borgo della Musica” sarà presentato con una serie di eventi e ufficializzato con una delibera della Giunta Comunale come sottolineato dal sindaco Roberto Allevi: “Abbiamo deciso di appoggiare la richiesta della Pro Loco con una delibera che vuole definire una caratteristica fondamentale per la storia di Carimate. È un’azione che punta a dare visibilità e slancio alle iniziative culturali legate alla musica.” Primo testimonial del progetto sarà Eugenio Finardi che negli studi di Carimate ha registrato uno dei suoi dischi.
Per valorizzare questa straordinaria eredità, la Pro Loco di Carimate, in collaborazione con il Comune di Carimate, ha lanciato il progetto “Carimate Borgo della Musica”, che sarà presentato con una serie di eventi dal 21 al 23 marzo.
Il Programma degli Eventi
Venerdì 21 marzo – Sala Civica del Torchio
- Ore 21: Serata dedicata alla memoria degli Stone Castle Studios con la partecipazione del cantautore Eugenio Finardi, insieme a Ruggero Penazzo (ingegnere del suono, produttore e paroliere) e Simone Casetta (fotoreporter e figlio di Antonio Casetta).
- Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Sabato 22 marzo – Sala Civica del Torchio
- Ore 14:Inaugurazione della mostra 1976-1986 Carimate culla della musica italiana, con l’esposizione di vinili registrati al Castello. In collaborazione con CiaoComo Radio 89.4.
- Orari di apertura: Sabato 14-18, Domenica 10-18.
Domenica 23 marzo – Cortile del Torchio
- Dalle 10 alle 18: Mostra mercato del vinile, un’occasione unica per appassionati e collezionisti di scoprire e acquistare pezzi di storia della musica italiana.

Il progetto “Carimate Borgo della Musica” è anche un tributo a Antonio Casetta, produttore visionario che investì tutto il suo patrimonio per realizzare una struttura che permettesse agli artisti di vivere e lavorare senza vincoli di tempo, in un ambiente immerso nella creatività. Il figlio Simone nel presentare l’evento, ha dichiarato: “Vogliamo ricostruire la storia degli Stone Castle Studios attraverso vinili, foto, documenti e video dell’epoca, per far rivivere un periodo straordinario per la musica italiana.”
De Andrè, Yes, Red Canzian, Pino Daniele e i Decibel
La Storia del Castello di Carimate
Se nell’arte l’ispirazione è fondamentale, non c’è luogo in Italia che abbia ispirato i musicisti degli anni ‘70 e ‘80 come il Castello di Carimate. Tra le sue mura sono nati alcuni dei dischi più iconici della musica italiana e internazionale, grazie agli Stone Castle Studios, un centro di produzione musicale all’avanguardia fondato da Antonio Casetta.
Costruito intorno al 1350 da Luchino I Visconti, il maniero ha avuto una storia lunga e affascinante prima di diventare una delle “fabbriche di musica” più importanti d’Europa. Nell’Ottocento fu acquistato dalla famiglia comasca degli Arnaboldi e ospitò persino Giuseppe Garibaldi e re Vittorio Emanuele II. Nei decenni successivi divenne proprietà di Bice Arnaboldi Robbiati e durante la Seconda Guerra Mondiale, fu occupato sia dalle milizie tedesche che dai partigiani. Dopo la morte della contessa Bice, nel 1957 il castello venne venduto a una società immobiliare romana. Fu allora che il castello attirò l’attenzione di Antonio Casetta, titolare della Produttori Associati e residente proprio a Carimate. Nel 1976, Casetta acquistò la struttura e la trasformò in uno studio di registrazione all’avanguardia, che rimase operativo fino al 1986. In quell’anno, il castello venne venduto a Red Canzian dei Pooh, che lo trasformò nel Morning Studio. Tuttavia, già nel 1987, l’intero complesso venne ceduto a una società alberghiera, segnando la fine del periodo d’oro degli Stone Castle Studios.
L’inaugurazione toccò al giovane gruppo di Enrico Ruggeri, i Decibel, che registrarono agli Stone Castle Studios il loro primo album. Dal 1976 al 1986 gli studi hanno rappresentato una delle eccellenze europee nella registrazione musicale, ospitando artisti del calibro di Lucio Dalla, Pino Daniele, Fabrizio De André, Edoardo Bennato, Eugenio Finardi, Ivan Graziani, i Pooh, gli Skiantos, Francesco Guccini, Antonello Venditti, Loredana Bertè, Vasco Rossi, Patty Pravo, Roberto Vecchioni, la PFM e molti altri.
Tra i capolavori incisi a Carimate troviamo: Come è profondo il mare – Lucio Dalla, Un gelato al limon – Paolo Conte, Boomerang – Pooh, Nero a metà – Pino Daniele, Sono solo canzonette – Edoardo Bennato, Creuza de mä – Fabrizio De André, Big Generator – Yes solo per citarne alcuni
Gli Stone Castle Studios non erano solo studi di registrazione, ma un vero e proprio tempio della musica, con due sale principali – la Sala Rossa e la Sala Verde – e una mixing room nel teatrino del castello, con attrezzature all’avanguardia fornite da Eastlake Audio. I banchi Cadac, dotati di uno dei primi sistemi di mix automation della Melquist, erano una rarità in Italia.

Un artista esordiente che ebbe modo di registrare il suo primo album a Carimate fu Alberto Fortis. “Fu per me un privilegio poter incidere il mio disco in uno studio così prestigioso” racconta il cantautore. “Nel 1979 avevo avuto la fortuna di essere appena stato messo sotto contratto da Alain Trossat della Polydor. Avevo solo 23 anni ed avevo quasi soggezione del fatto di poter lavorare lì, fianco a fianco con la PFM al completo! Registrai il disco con la produzione di Alberto Salerno (marito di Mara Maionchi) e Claudio Fabi (padre di Niccolò), che poi divenne il mio produttore “storico”, mentre l’ingegnere del suono era Ezio De Rosa. Gli elevati standard qualitativi davano la possibilità di registrare i brani quasi in presa diretta.” (dal blog https://marynowhere.com/2022/07/29/la-stagione-dorata-degli-stone-castle-studios-parte-1/)
Grazie all’ iniziativa Borgo della Musica, Carimate non sarà solo il ricordo di un’epoca d’oro, ma un punto di riferimento per gli appassionati di musica, un luogo in cui la storia e il futuro si incontrano, mantenendo vivo lo spirito creativo che rese il Castello un’icona della produzione musicale.
