Claudio Santamaria “Il Nibbio” incontra il pubblico al Cinelandia di Camerlata
L’attore che ha interpretato il dirigente del SISMI Nicola Calipari ieri a Como per presentare il film con il regista Alessandro Tonda,
Sala piena e pubblico attento e partecipe nell’incontro di sabato 15 marzo dopo la proiezione del film “Il Nibbio” con Claudio Santamaria – che nel film interpreta il ruolo di Nicola Calipari – e con il regista Alessandro Tonda, che a fine proiezione hanno raccontato cosa ha significato per loro questa storia italiana.
Con “Il Nibbio” Alessandro Tonda riporta sul grande schermo una vicenda che scuote coscienza e cuore, raccontando l’eroica figura di Nicola Calipari, alto dirigente del Sismi, Medaglia d’Oro al Valor Militare, uomo che con il suo sacrificio salvò la vita della giornalista Giuliana Sgrena, rapita in Iraq il 4 febbraio del 2005, durante una missione a Baghdad.

Al centro di questa intensa narrazione si staglia la straordinaria interpretazione di Claudio Santamaria, un attore che dimostra, ancora una volta, la sua capacità di dar vita a personaggi complessi e profondamente umani.
Santamaria si cala nei panni di Calipari con una sensibilità rara, restituendo ogni sfumatura di un uomo sospeso tra dovere e umanità. Dalla determinazione nel portare a termine una missione rischiosa alla consapevolezza dei sacrifici che spesso comporta un ruolo come questo, l’attore offre una performance che non cerca mai di essere plateale, ma autentica e partecipata. La dedizione di Santamaria emerge anche nella sua trasformazione fisica e nella preparazione meticolosa, cose che lo hanno portato a esplorare non solo l’uomo delle istituzioni, ma soprattutto l’uomo padre e marito.
Sostenuta dalla regia calibrata di Tonda e dalla sceneggiatura puntuale di Sandro Petraglia, la prova di Santamaria diventa il cuore pulsante di un’opera che va oltre il semplice biopic. Il Nibbio si trasforma in un racconto universale di eroismo silenzioso, di valori e di sacrificio. È un film che emoziona e fa riflettere, grazie anche alla forza interpretativa di un attore che, con intensità, riesce a far emergere molti dettagli del suo personaggio.
Alla fine della proiezione, trovarci con Claudio Santamaria, stringergli la mano, dirgli di esserci commossi. Cosa che è successa anche a lui – racconta nell’incontro con il pubblico – per tutte le quattro volte che ha visto il film; perché questo è un film che rappresenta una grande ingiustizia come italiani e come esseri umani.
Un incontro intenso e partecipato, nel quale abbiamo potuto riconoscere negli occhi dell’attore il personaggio, cosa che succede con chi ha la capacità di cucirsi un ruolo che poi gli rimane addosso; e, negli stessi occhi, ritrovare l’altro uomo, Nicola Calipari, un eroe del nostro tempo, una persona perbene. Una persona il cui gesto estremo dovrebbe essere d’insegnamento alle generazioni future.
“È sempre più interessante incontrare il pubblico dopo la proiezione, per raccogliere le emozioni” ha detto Santamaria; “abbiamo dedicato questo film alle famiglie dei Giusti, di coloro che sono morti e non hanno ancora avuto giustizia; ma anche alle persone che, nel silenzio, lavorano in tutte le parti del mondo per garantire a noi, come ha sempre fatto Nicola Calipari, la pace”.
La realizzazione del film è stata resa possibile grazie alla famiglia Calipari, che ha autorizzato la sceneggiatura e partecipato attivamente alle riprese.
Sabrina Sigon