Cinema Permanente ospite la filmmaker brasiliana Ana Vaz con il racconto della memoria e della resistenza

Il progetto cinematografico della Fondazione Antonio Ratti è un mosaico di sguardi sulla crisi ambientale
Venerdì 14 febbraio 2025, Como ospiterà il terzo appuntamento di Cinema Permanente, il progetto dedicato alla proiezione continuativa di film d’artista che esplorano le intersezioni tra pratiche artistiche e ambientali. In questa occasione, l’artista e filmmaker brasiliana Ana Vaz presenterà due opere che affrontano tematiche cruciali come la distruzione degli ecosistemi e il genocidio, fisico e culturale, delle comunità indigene dell’Amazzonia.
La doppia proiezione, che si terrà presso il Capriccio di Villa Sucota, sarà anticipata da una conferenza della curatrice e ricercatrice portoghese Margarida Mendes, attiva nella ricerca interdisciplinare sui cambiamenti materiali e l’estrattivismo. Mendes introdurrà il lavoro di Ana Vaz, offrendo una chiave di lettura per comprendere la profonda connessione tra ambiente, storia e resistenza politica.
Il programma dell’evento
- Ore 18:00: Deep Time Soundings, conferenza di Margarida Mendes
- Ore 18:30: Proiezione dei film Apiyemiyekî? e Olhe Bem as Montanhas di Ana Vaz
- Ore 19:30: Conversazione tra Ana Vaz e Margarida Mendes
Le opere in proiezione
Apiyemiyekî? (Brasile/Francia/Paesi Bassi/Portogallo, 2019, 27 minuti)
Il film trae ispirazione dall’archivio dell’educatore e attivista Egydio Schwade, che conserva oltre tremila disegni realizzati dai Waimiri-Atroari, popolazione indigena dell’Amazzonia brasiliana. Questi disegni testimoniano visivamente il loro processo di alfabetizzazione e documentano gli attacchi violenti subiti durante la dittatura militare in Brasile (1964-1985), creando un ponte tra memoria collettiva e resistenza culturale.
Olhe Bem as Montanhas (Brasile, 2018, 30 minuti)
Il titolo, che si traduce in “Guarda bene le montagne”, riprende un’espressione dell’artista Manfredo de Souzanetto per denunciare l’estrazione mineraria nello stato brasiliano di Minas Gerais. Ana Vaz mette a confronto questa regione con il Nord-Pas-de-Calais in Francia, anch’esso segnato dall’industria mineraria. Le immagini evocano la relazione tra distruzione ambientale e memoria storica, mescolando poesia, attivismo e sperimentazione cinematografica.

Ana Vaz è un’artista e cineasta brasiliana nata nel 1986 a Brasilia.La sua formazione include studi presso il Royal Melbourne Institute of Technology in Australia e presso Le Fresnoy – Studio National des Arts Contemporains in Francia. Il suo lavoro esplora le relazioni tra mito e storia, cultura e natura, attraverso una combinazione di materiali trovati e girati, unendo etnografia e speculazione per analizzare le frizioni e le finzioni impresse sia sugli ambienti naturali che su quelli costruiti e sui loro abitanti.
Le opere di Ana Vaz sono state presentate in numerosi festival cinematografici e istituzioni internazionali, tra cui il Locarno Film Festival, la Berlinale Forum Expanded, il TIFF Wavelengths, il Palais de Tokyo a Parigi e la Tate Modern a Londra. Nel 2015, ha ricevuto il Kazuko Trust Award dalla Film Society del Lincoln Center in riconoscimento dell’eccellenza artistica e dell’innovazione nel suo lavoro con le immagini in movimento.
Ana Vaz è anche membro fondatore del collettivo COYOTE, un gruppo interdisciplinare che lavora tra ecologia e scienze politiche attraverso formati concettuali ed esperimentali.La sua filmografia comprende opere come “A Idade da Pedra” (2013), “Há Terra!” (2016), “Olhe Bem as Montanhas” (2018) e “Apiyemiyekî?” (2019).Il suo primo lungometraggio, “É Noite na América” (2022), è stato selezionato per il programma Harbour dell’IFFR 2023.
Cinema Permanente è un progetto a lungo termine che propone film d’artista capaci di generare un dialogo tra narrazioni ecocentriche, attivismo ambientale e pratiche artistiche sperimentali. Le opere in programma rimangono visibili per un mese e vengono presentate da artisti e studiosi, stimolando una riflessione attiva sulle urgenze della decolonialità e dell’ecologia.
Le proiezioni continueranno fino al 14 marzo 2025 presso il Capriccio di Villa Sucota. Per informazioni e prenotazioni: far@fondazioneratti.org.