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Altri truffatori che bussano alla porta: raggirati pensionati a Cantù e Cernobbio, via con contanti ed oro

8 febbraio 2025 | 10:01
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Altri truffatori che bussano alla porta: raggirati pensionati a Cantù e Cernobbio, via con contanti ed oro
Altri truffatori che bussano alla porta: raggirati pensionati a Cantù e Cernobbio, via con contanti ed oro
Altri truffatori che bussano alla porta: raggirati pensionati a Cantù e Cernobbio, via con contanti ed oro

Un colpo a Cascina Amata, il secondo a Cernobbio. Abbastanza consolidate le tecniche usate: i finti tecnici dell’acqua ed i carabinieri per un incidente del figlio

I finti tecnici ed i finti carabinieri. Non cambia l’esito finale: derubati gli anziani presi di mira. Un colpo a Cascina Amata, frazione di Cantù, quasi al confine con Mariano, l’altro in centro a Cernobbio. Episodi distinti, ma ugualmente gravi, avvenuti in questi giorni e sui quali i carabinieri stanno svolgendo accertamenti. Difficile dire se sono collegati, probabilmente no. Resta la gravità di entrambi.

Nel primo caso in via Carducci a Cascina Amata: i due finti tecnici dell’acqua – così si sono presentati – dopo essere entrati in casa (vale sempre la regola di non fare entrare nessuno anche se si presenta con tesserino alla porta…) si sono prima fatti consegnare tutto l’oro che una coppia di anziani aveva in casa dopo la solita sceneggiata di un finto problema all’acquedotto. E poi, fingendo una perdita al piano sottostante, appartamento in cui vive la figlia della coppia derubata – in quel momento fuori casa -, si sono fatti aprire per una falsa verifica. In realtà mentre uno di loro ha distratto i due anziani, il complice è entrato in azione tagliando la cassaforte e prendendo quello che c’era all’interno. Poi i due si sono dileguati..

Nel secondo caso è successo a Cernobbio (zona centrale) dove una coppia è stata raggiunta da una telefonata a casa da parte di sedicenti carabinieri: hanno raccontato che il figlio ha avuto un incidente grave e che ha provocato la morte di un motociclista e che per questo era in carcere. A quel punto hanno chiesto soldi per poterlo fare uscire subito. I due non hanno avuto dubbi consegnando contanti si, ma non altri oggetti preziosi che il finto carabiniere – un ragazzo di altezza medio-bassa, felpa e pantaloni neri, giubbotto senza maniche chiaro – ha chiesto alla coppia prima di uscire dall’appartamento. Ed è stato il figlio, rintracciato subito dopo dai genitori sotto choc – a raccontare sui social questa storia cercando di mettere in guardia altre persone sul modus operandi di questi spietati truffatori.Ovviamente a lui non era capitato alcun tipo di incidente e non era stato arrestato.

Due raggiri in pochi giorni, l’invito delle forze dell’ordine è di non aprire le porte di casa. Cose già dette in passato, ma che vanno ribadite con forza. I truffatori sono spietati e pronti ad approdittare di ogni minimo cedimento della possibile vittima. Massima attenzione, estrema cautela. E questo va ripetuto ancora una volta ai pensionati o nonni che spesso sono le vittime di queste persone senza scrupoli.

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