Acinque Ambiente: innovazione e sviluppo al primo posto

Il termovalorizzatore di Como, un modello di sostenibilità: prodotti 37 GWh di energia termica e 27 GWh di energia elettrica immessi in rete
Economia circolare e transizione energetica sono le stelle polari che guidano le attività di Acinque Ambiente che oggi con l’amministratore delegato Mauro Corradi ha preso parte a Ecoforum promosso da Legambiente Lombardia.
L’evento come di consueto è stato accompagnato dal dossier Comuni Ricicloni-Rifiuti Free che premia le comunità locali più virtuose; l’obiettivo è sempre più incalzante: quest’anno la soglia da non superare era fissata a 75 Kg/ab/anno di residuo secco non riciclabile, e cinque Comuni serviti dall’azienda del gruppo Acinque l’hanno centrato. Sono Pigra, Schignano, Laino, Cerano d’Intelvi, Blessagno.
Acinque Ambiente – 74 mila tonnellate di rifiuti raccolti, 50 comuni serviti per una popolazione complessiva di 135 mila abitanti, cui si aggiungono i numerosi turisti che ogni anno visitano i territori – opera all’insegna della sostenibilità, sfruttando l’opportunità di cogenerazione fornita dal termovalorizzatore di Como che trasforma in opportunità una necessità: lo smaltimento delle 94 mila tonnellate di rifiuti l’anno consente infatti di produrre 37 GWh di energia termica e 27 GWh di energia elettrica immessa in rete. Nei fatti significa evitare 1 mila tonnellate di emissioni di CO2 in atmosfera. Proprio coniugando tecnologia e innovazione, l’azienda si prefigge ulteriori traguardi di sostenibilità.
Corradi ha sottolineato come, nel prossimo futuro, l’attenzione dovrà essere rivolta anche al trattamento e al recupero di nuove tipologie di rifiuti, quali ad esempio i pannelli fotovoltaici a fine vita, per i quali dovranno essere studiate soluzioni innovative per recuperare i materiali preziosi che li costituiscono.
Nel corso dell’intervento, l’amministratore delegato di Acinque Ambiente (a sinistra nella foto durante la consegna del premio a Schignano) ha altresì rimarcato l’importanza delle campagne di sensibilizzazione messe in atto dal Gruppo con il forte coinvolgimento delle comunità locali (300 visite all’impianto di termovalorizzazione, 1000 studenti partecipanti alle attività di educazione ambientale) e in particolare dei giovani destinatari, ma soprattutto protagonisti della transizione energetica.