La struggente canzone di Ramazzotti per l’ultimo saluto a Deborah:”Solo che non doveva andare così….”






A San Giuseppe la cerimonia questo pomeriggio. Conclusa con musica e palloncini in cielo ed il rombo dei motori. Una ragazza altruista che ha perso tutto per avere la figlia tanto desiderata.
Eh già, gli amici hanno scelto proprio la canzone che racchiude tutto. Le parole di Eros Ramazzotti per salutare Deborah Vanini, 38enne comasca, morta nei giorni scorsi dopo aver rinunciato alle cure di un tumore in fase avanzata per dare alla luce la figlia Megan (nata il 18 settembre). Qui le struggenti parole all’uscita della bara oggi dalla chiesa di San Giuseppe a Como, presenti il compagno Massimo, i familiari, tantissimi amici con lo sguardo perso nel vuoto.
E prima di un Ramazzotti che ha fatto commuovere tutti – con la bara della ragazza sul carro in attesa di essere portata via dall’impresa di pompe funebri – l’uscita daLla chiesa di San Giuseppe dove l’hanno salutata il parroco e tanti amici: palloncini, rombo dei motori di auto e moto ed i fuochi d’artificio in cielo.
La storia di Deborah è stata al centro di molti servizi giornalistici e articoli anche sui principali siti e quotidiani di informazione nazionali in questi giorni Una ragazza che ha messo la vita della piccola davanti alla sua, altruista anche se sapeva bene a cosa stava per andare incontro. Sapeva tutto, ma ha vissuto intensamente fino all’ultimo respitro come ha confermato il compagno. “Lei avrebbe voluto così…..”: la musica, i palloncini, il rombo dei motori. I suoi amici fuori dalla chiesa – in attesa dell’arrivo della bara – hanno spiegato il perchè di questo addio terreno alla ragazza.
Intanto sono tanti i commenti anche sui social alla storia della ragazza 38enne comasca, una di quelle che lasciano il segno. Ti lasciano senza parole e ti fanno riflettere. Aveva tutto – bella casa, famiglia, lavoro e la figlia tanto desiderata – ha perso tutto per una scelta personale condivisa con il compagno, ma che conferma la sua straordinaria generosità. “Solo che – per dirla come Eros – non doveva andare così e tutti ora siamo un pò soli qui….”.
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