Un mese senza Candido a Garzeno: in attesa del funerale, domani il giovane fermato davanti al giudice

Era il 24 settembre quando l’ex vice-sindaco è stato colpito mortalmente in casa: sul coltello usato una ipronta nitida del giovane fermato dai carabinieri e dalla Procura dei minori.
Un mese esatto. Era il 24 settembre quando la mano del killer – il sospetto è quella del 17enne del paese fermato lunedì sera dalla Procura dei minori – ha ucciso a coltellate Candido Montini, ex vice-sindaco del paese, titolare di una piccola attività commerciale nella frazione di Catasco a Garzeno. UN mese esatto ed ancora non c’è la data del funerale: il piccolo borgo dell’alto lago aspetta di sapere quando la Procura di Como darà il via libera alla sepoltura. Al momento ancora no, niente funerale. Tutti i concittadini si vogliono stringere attorno alla sua famiglia per l’ultimo saluto.
Nelle scorse ore, intanto, il magistrato della procura dei minori di Milano Myriam Iacoviello, che ora coordina il caso, ha depositato la richiesta di convalida del fermo e il ragazzo 17enne fermato lunedì sarà sentito domani dal giudice delle indagini preliminari. Il 17enne potrebbe decidere di rispondere alle domande o scegliere ancora di rimanere in silenzio. A lui gli investigatori sono arrivati attraverso i campioni di Dna prelevati a tappeto dai Ris agli abitanti di Catasco la scorsa settimana. Determinante un’impronta digitale repertata sull’arma del delitto, un coltello da cucina ritrovato in un vicolo non lontano dall’abitazione della vittima. Su quel coltello una impronta del giovane: il Dna ha fatto il resto, coincidenza perfetta.
E intanto, secondo le ultime indiscrezioni emerse, il ragazzo – come riporta l’agenzia Ansa – il giorno prima dell’omicidio avrebbe litigato con Montini che si sarebbe rifiutato di cambiargli 300 euro, riconosciuti come soldi falsi. La vittima avrebbe poi riferito quanto accaduto ad alcuni conoscenti, dicendo loro di stare attenti a quel ragazzo. Un particolare, questo, che ora potrebbe rivelarsi importante per comporre il puzzle del delitto.
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