La Finanza e la truffa degli auricolari Airpods: quasi 30 milioni di euro di tasse non versate allo Stato

Sequestro da quasi 30 milioni di euro per la “truffa delle cuffiette”, una presunta, maxi frode sull’Iva legata alla vendita di auricolari Apple AirPods. La truffa era stata scoperta dalla guardia di finanza di Como lo scorso anno e l’indagine aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per quattro persone. Oggi un ulteriore passaggio dell’inchiesta: le fiamme gialle di Como e Latina hanno sequestrato denaro e beni riconducibili ai presunti responsabili per un valore totale di 29,3 milioni di euro, equivalente delle tasse che, in modo fraudolento, non sono state versate in questi anni.

La presunta truffa ha coinvolto, oltre all’Italia, Cipro, Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Lussemburgo, Slovacchia, Polonia, Slovenia, Ungheria, Estonia e Svizzera. Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, gli indagati avrebbero organizzato un complesso sistema per frodare l’Iva sulla vendita di auricolari Apple AirPods e di altri prodotti elettronici. Gli auricolari così venivano ciclicamente venduti tra le società coinvolte nella frode, senza mai arrivare ai clienti finali. I prodotti venivano venduti da fornitori compiacenti a società italiane, a volte veri e propri prestanome e poi provvedevano all’esportazione all’estero.. Un passaggio, questo, che serviva solo per dare poi il via a un nuovo ciclo e ad evitare il pagamento dell’Iva, mentre le cuffie in realtà rimanevano ferme nei depositi.