Il PD sul futuro dell’area stadio Sinigaglia:”ZTL, negozi e stadio multifunzionale sette giorni su sette”
La segretaria provinciale Carla Gaiani: ”Come Partito Democratico accogliamo con grande favore l’opportunità offerta dalla società Como 1907 per realizzare una riqualificazione dello stadio”.
Si è tenuto questa mattina alla sede dello Yacht Club di Como il convegno organizzato dal Partito Democratico di Como: ”Riflessioni sul nuovo stadio Sinigaglia”. Al tavolo dei relatori la segretaria provinciale PD di Como Carla Gaiani, il delegato Coni Como Niki D’Angelo, l’esperto urbanista Giuseppe Cosenza, il presidente Panathlon Como Edoardo Ceriani, la presidente dell’Ordine degli Architetti Margherita Mojoli, il consigliere comunale Stefano Legnani e il segretario cittadino Como PD Daniele Valsecchi.
Ad aprire l’incontro la segretaria provinciale del PD Como Carla Gaiani: ”Come Partito Democratico accogliamo con grande favore l’opportunità offerta dalla società Como 1907 per realizzare una riqualificazione dello stadio Sinigaglia. Riteniamo che il futuro progetto debba essere all’interno di un piano di intervento complessivo cittadino che non si limiti alla ristrutturazione solo fisica dello stadio ma che sappia investire gli ambiti urbani circostanti e che, quindi, ricomprenda anche una riqualificazione dei quartieri con una predisposizione ad hoc di un sistema di mobilità di flussi di entrate e uscita tale da arrecare il minor disagio alla popolazione residente oltre ad un concreto piano di sicurezza urbana. Il nuovo stadio deve essere qualcosa di multifunzionale fruibile 7 giorni su 7. Per fare tutto questo è fondamentale e imprescindibile che accanto agli investimenti privati ci sia una regia pubblica forte e condivisa che ad oggi non vediamo, occorre evitare che ci siano progetti esclusivamente calati dall’alto”.

Presente all’incontro l’architetto Giuseppe Cosenza, già dirigente all’Urbanistica nella giunta Lucini, che ha fornito indicazioni tecniche riguardo l’iter da seguire oltre a proposte reali da mettere in campo. Nelle sue parole (video sopra) affiora anche una certa amarezza per l’attuale momento politico comasco:”Per la prima volta a Como c’è un soggetto affidabile, il Calcio Como 1907, che ha dichiarato di voler presentare un progetto per la riqualificazione dello stadio. Per quello che abbiamo visto finora la società calcistica ha operato all’interno di un progetto vincente che non è solo sportivo ma anche di integrazione nel tessuto sociale ed economico della città. Quindi questa è un’occasione unica che noi non possiamo non cogliere e quello che proponiamo deve essere visto solo come un contributo costruttivo e non certo come voler mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole risolvere un problema annoso come quello dello stadio. Dico questo per non essere strumentalizzati, la nostra intenzione è quella di dare un contributo costruttivo. Siamo ben consapevoli che si interviene in una zona particolarmente delicata e che ci sono indicazioni nel PGT, ma successivamente tutto deve essere declinato nello specifico”.

Ecco alcune indicazioni del gruppo di lavoro presentate per punti:
1.l’attenzione progettuale a salvaguardia dei valori storici, culturali ed architettonici presenti sia in termine di scelta tipologica della nuova struttura sia in relazione allo skyline complessivo tramite mantenimento delle altezze attuali a tutela del patrimonio paesaggistico di straordinaria bellezza;
2. la riqualificazione della via Puecher mediante creazione di una “promenade” quale ricucitura funzionale in grado di garantire piena fruibilità pedonale e continuità tra i giardini a lago e la passeggiata di Villa Olmo;
3. la definizione di un impianto polivalente aperto ad altre manifestazioni sportive e culturali a servizio della città;
4. la possibilità di insediare attività commerciali riconducibili a negozi di vicinato, bar, ristoranti, servizi per il turismo, escludendo media e grande distribuzione:
5. la riorganizzazione della viabilità d’ambito con la creazione di una ZTL di tutta l’area intorno allo stadio, favorendo così la mobilità dolce, anche attraverso la realizzazione di una velostazione, ed evitando la realizzazione di autosili o strutture che diventino attrattori di ulteriore traffico;
6. la definizione di un vero e proprio piano della sicurezza in grado di garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive ma anche di minimizzare i disagi per i residenti e i fruitori dell’area da coprogettare con le autorità competenti. Deve diventare possibile assistere e partecipare ad eventi sportivi e culturali senza imprigionare una parte di città per un tempo prolungato:
7. la definizione di un piano di accessibilità allo stadio, disincentivando l’uso dell’auto privata e favorendo l’uso del mezzo pubblico dalle varie zone della Provincia attraverso forme incentivanti in termini di frequenze dei mezzi e dei costi per l’utenza;
8. l’individuazione di parcheggi strategici, anche in convenzione con i proprietari di tali aree, dove lasciare l’auto, collegati allo stadio con bus navette ad alta frequenza e a costi contenuti per l’utenza.
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