Fondazione Comasca lancia il contest “il dono in 7 parole”




Le emozioni che si provano nel donare non sono facili da raccontare a parole, ne servono solo 7 per partecipare al concorso di Fondazione Comasca
Raccontare il dono in 7 parole. È la sfida che la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca lancia in occasione del suo venticinquesimo compleanno. Una sfida organizzata in collaborazione con il portale 7parole.it, che propone di cimentarsi in composizioni brevissime, nel segno di autori del calibro di Hemingway o di generi raffinati quali la poesia Haiku, una sfida che piace visto che in pochi giorni ha già sollecitato la partecipazione di 250 racconti.
C’è tempo fino al 10 maggio per inserire i racconti direttamente nel portale, per un massimo di 7 per ciascun partecipante. I testi saranno valutati da Monica Taborelli, segretario generale della Fondazione Comasca; Vera Fisogni, giornalista de «La Provincia di Como»; Glauco Peverelli, presidente di Parolario; Sabrina Sigon, scrittrice; Claudio Calzana, ideatore del progetto 7 parole. Gli Autori dei 25 racconti selezionati dalla giuria riceveranno in dono una plaquette con i testi distinti in primo, secondo e terzo classificato, più 22 segnalati. La pubblicazione sarà edita a cura della Fondazione Comasca. I nomi dei vincitori saranno proclamati il 29 maggio.
“Obiettivo di questa nuova iniziativa – commenta il presidente Angelo Porro – è sollecitare la nostra comunità a una riflessione sul dono, ma non solo. Il portale 7parole.it è infatti sempre più seguito in tutta Italia e l’occasione è dunque quella di contribuire, anche attraverso un torneo letterario come questo, alla creazione di una rete capace di andare oltre i confini provinciali.”
Il tema di questo originale torneo letterario non è infatti stato scelto a caso. Scopo primario della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca è proprio quello di promuovere la solidarietà e la cultura del dono per migliorare la qualità della vita del territorio della provincia di Como. Il sogno che la anima è quello di una comunità in cui ciascuno, attraverso il dono, contribuisca alla realizzazione del bene comune. E in effetti il termine dono, anche nel titolo di questo torneo, può venire inteso sia quale sostantivo, sia come voce del verbo; tanto che ci si chiede quale sia il vero soggetto di questa sfida letteraria: il dono o io dono? Pensare le due accezioni in un’unica forma aiuta forse a cogliere il segreto di questo gesto così meravigliosamente umano: il soggetto, infatti, si completa proprio nell’azione.
Commenta al proposito Claudio Calzana, ideatore di 7parole.it: “Viene in mente una splendida immagine di Jacques T. Godbout: «Formati dallo stesso fiume, il Giordano, il lago di Tiberiade e il mar Morto sono l’uno vivo e l’altro morto, perché il primo dà acqua ad altri fiumi mentre il secondo la tiene tutta per sé». Proprio così: donare è quella nobile scelta a vantaggio di altri che arricchisce, e tanto, anche chi dona. È una forma di sublime egoismo, capace di rendere la nostra vita più bella e migliore.”
