Da aprile a ottobre

Canton Ticino: al via la nuova stagione culturale di Monte Verità.

Inaugurata la mostra extra moenia con 26 artisti contemporanei, la Fondazione Monte Verità propone un calendario che coniuga natura, arte e storia.

monte verità stagione 2024

Il monte Monescia sopra Ascona tra la fine del diciannovesimo secolo e i primo anni del ventesimo diventò un polo di attrazione per chi cercava una vita “alternativa”, da molte parti d’Europa vi si trasferirono facendolo diventare una sorte di santuario per qualsiasi tipo di idealista. Da allora il luogo è conosciuto come Monte Verità. L’utopia di una terza via tra il blocco capitalista e quello comunista durò un quarto di secolo, nel 1926 il Monte Verità viene acquistato dal barone Eduard von der Heydt, banchiere dell’ex-imperatore tedesco Guglielmo II e uno dei più grandi collezionisti di arte contemporanea, orientale e primitiva, che fece edificare un albergo, in puro stile Bauhaus dando così impulso a un nuovo corso nel destino architettonico ed estetico di un luogo da sempre eterogeneo come i personaggi e gli influssi che vi sono gravitati. Alla morte del barone nel 1964, il Monte Verità diventò proprietà del Cantone Ticino grazie al testamento da lui lasciato, nel quale si afferma che il Monte Verità deve diventare un luogo di manifestazioni culturali. E così è, salvo qualche periodo di appannamento, ancora oggi.

monte verità

Il 2024 di Monte Verità si è aperto con la nuova edizione degli Eventi Letterari e con la mostra La Scia del Monte ou les utopiste magnétiques presso il MBAL Musée des Beaux-Arts di Le Locle, Cantone di Neuchâtel in Svizzera, aperta fino al 15 settembre. Il progetto, curato da Federica Chiocchetti, Direttrice MBAL e da Nicoletta Mongini, Direttrice Cultura Fondazione Monte Verità, propone un viaggio collettivo che mescola artisti del secolo scorso e contemporanei nei meandri del genius loci del Monte Verità. La mostra  innesca  un dialogo eclettico e accattivante tra natura, arte e spirito alla ricerca di cosa resta oggi delle utopie che hanno gravitato attorno a questa zona magnetica del Ticino. (per approfondimenti)

Il primo appuntamento al Monte sarà il 6 aprile e sarà dedicato alla nuova conferenza del ciclo Mundaneum (sabato 6 aprile), promosso in collaborazione con la Fondazione Eranos. L’incontro proporrà un insieme di mappe concettuali con le quali affrontare il disorientamento provocato dalle trasformazioni in corso. Gli attuali conflitti armati, la genesi di inediti rapporti spazio-politici e l’ascesa dei diversi populismi, suscitano nuovi inquietanti interrogativi: il mondo globale è destinato a tramontare? Il dominio americano, sfidato dalle nuove potenze della Russia e della Cina, è a sua volta sul punto di finire? Che significato hanno i movimenti populisti, intesi come espressione della psicologia delle masse contemporanee? Possiamo davvero rinunciare, in nome di un mondo multipolare, ai presupposti illuministici, universalistici, della politica? Maggiori dettagli https://www.monteverita.org/it/eventi/mundaneum-il-mondo-mutato

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Con un balzo nel passato il 18 aprile, si affronterà il tema della Grande Madre con Claudio Andretta, autore del libro “Luoghi energetici in Ticino”. Partendo dai luoghi di culto della Natura nella nostra regione, Andretta racconterà dei ritrovamenti neolitici, celtici e romani in Ticino e dintorni e di come si praticava il culto della Grande Madre. A primavera inoltrata, sempre Andretta accompagnerà il pubblico in una passeggiata nei luoghi oggetto della conferenza, percorsi in passato anche dai primi Monteveritani (25 maggio).

Giardini in Arte ‘24 (3-4 maggio) si aprirà venerdì 3 maggio con una conferenza sulla relazione tra arte e natura, con gli interventi della storica dell’arte e curatrice Chiara Gatti, del filosofo Fabio Merlini e dell’artista Alessandro Biggio. Partendo dalla poesia, che restituisce alla natura la sua intrinseca essenza, emancipandola dalla nostra visione di utilità strumentale o di definizione scientifica, si arriverà a scoprire gli approcci innovativi e gli inediti mezzi espressivi con cui gli artisti contemporanei traducono la complessità di questa relazione. A seguire, verranno presentate le opere di Tonatiuh Ambrosetti, Maya Hottarek, Lisa Lurati Giaime Meloni, Elena Muresu, Marco Useli, che sono stati protagonisti del programma di residenze d’artista svoltesi lo scorso anno in collaborazione con il Museo MAN di Nuoro. Le opere verranno esposte nelle capanne aria-luce e negli spazi dell’hotel in stile Bauhaus.

La mattina di Sabato 4 maggio si terrà una classe di yoga gratuita con la maestra Elena Salvioni, che si concluderà con una passeggiata meditativa nel parco. Nel pomeriggio verrà presentata la pubblicazione curata da Federica Chiocchetti, in collaborazione con Nicolas Polli e Sophie Mauch, una collezione di aforismi in poesia concreta che dà voce alle figure femminili che hanno fatto la storia di Monte Verità.

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Anche la stagione estiva sarà ricca di proposte. Virgilio Sieni, danzatore e coreografo di fama internazionale, racconterà il suo lavoro e le sue ricerche sul corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio in cui sviluppare il gesto (5 luglio).

Il parco veritiano ospiterà, a partire da fine luglio, una mostra dei Cool Couple, duo artistico milanese che, nell’ambito del progetto promosso con il MBAL di Le Locle, ha svolto una residenza a Monte Verità. L’esposizione nasce dall’avveniristica interpretazione dell’idea di ricerca di Olga Fröbe-Kapteyn, artista e fondatrice dei Convegni Eranos. Muovendosi sul crinale del rapporto tra arte, psicologia e forme naturali, gli artisti hanno messo a confronto il corpus di disegni di Fröbe-Kapteyn con un dataset di immagini provenienti da vari domini biologici, reinterpretati dall’intelligenza artificiale (inaugurazione 27 luglio).

A partire da settembre sono in agenda alcuni appuntamenti dedicati ad approfondimenti storico – antropologici sulle trasformazioni della società. Storie di migrazione e di accoglienza che, partendo da eventi passati, offrono un’utile lettura sul presente e sul disarmante ripetersi delle dinamiche relazionali.
Nel mese di settembre verrà presentato il nuovo libro di Yvonne Pesenti Salazar, già Direttrice del Percento Culturale Migros, sulle storie di immigrazione femminile in Svizzera tra il 1890-1970. Una vicenda che ha coinvolto per decenni migliaia di giovani donne e ha accompagnato tutte le fasi della storia dell’industria tessile svizzera (20 settembre).

Il geografo e antropologo Matteo Meschiari proporrà una lettura sul rapporto uomo – natura – architettura e sull’emergenza climatica che oggi affida proprio all’architettura il compito di ripensare lo spazio (6 settembre). Si rinnoverà un appuntamento dedicato alle relazioni tra Italia Svizzera, pensato con gli storici Marino Viganò e Raphael Rues, proseguendo con gli approfondimenti oggetto del Percorso della Speranza: progetto curato da Nicoletta Mongini e Raphael Rues e inaugurato lo scorso settembre sulle relazioni tra i due paesi durante le seconda guerra mondiale (12 ottobre).

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Chiuderà la stagione la presentazione del volume a cura di Fabio Merlini e Riccardo Bernardini dedicato a Olga Fröbe Kapteyn che presenta un approfondimento inedito sull’artista che verrà pubblicato in occasione della mostra monografica “Olga Fröbe-Kapteyn: Artista – Ricercatrice”, allestita presso il Museo Casa Rusca di Locarno, dall’8 agosto 2024 al 12 gennaio 2025 (18 ottobre).

Nell’ambito delle collaborazioni, prosegue il felice sodalizio con la Fondazione Eranos e gli appuntamenti con le Eranos-Jung Lectures dedicate ai Grandi cantieri della contemporaneità. Sguardi sui nodi del presente (per il calendario: eranosfoundation.org) e tornerà OSA! con uno progetto della compagnia Aiep (6 ottobre).

Informazioni www.monteverita.org

 

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