Era ospite di alcuni conoscenti – che sono ora sottoposti a verifiche – il 50enne di origine siriana fermato nell’Erbese, espulso e rimpatriato dalla Polizia perchè accusato di aver reclutato – o almeno tentato di farlo – decine di volontari per andare a combattare all’estero per conto della Jihad islamica. L’operazione è stata effettuata dagli agenti della Digos della questura di Como ed è stata resa nota dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’indagine prosegue come detto, ancora tanti gli aspetti da chiarire tra cui le persone che lo hanno ospitato nella zona tra Como e l’erbese,
L’uomo, 50 anni, di origine siriana ma con passaporto norvegese, è stato fermato per un controllo nella zona dell’Erbese dagli agenti della Questura. I controlli successivi hanno permesso di accertare che il suo nome compariva nell’ambito di un fascicolo di indagine legato al reclutamento di persone disposte a partire per combattere all’estero per la jihad. Il ministro dell’Interno ha disposto l’espulsione per motivi legati alla sicurezza nazionale e l’uomo è già stato rimpatriato con un volo diretto in Norvegia.
Numerose le attestazioni di soddisfazioni arrivate in queste ore tra cui quella del Sottosegretario del Ministero Nicola Molteni che ha ricordato come le forze dell’ordine sono sempre molto attente alla sicurezza del paese e che dal 2015 ad oggi sono quasi 800 (755 per la precisione) le espulsioni dal territorio nazionale di persone ritenute pericolose. Come il 50enne scoperto nel comasco: resta ancora da accertare se in questo periodo di permanenza in provincia ha continuato la sua opera di “reclutamento” di volontari destinati a scenari di guerra a favore della Jihad islamica. Il sospetto è che abbia proseguito con questa attività.
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