Massimo Minelli riconfermato presidente di Confcooperative Lombardia

18 marzo 2024 | 18:08
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Massimo Minelli riconfermato presidente di Confcooperative Lombardia

Minelli, guiderà Confcooperative Lombardia fino al 2028

Massimo Minelli riconfermato alla presidenza di Confcooperative Lombardia. L’elezione è avvenuta in occasione dell’Assemblea di Confcooperative Lombardia 2024 dal titolo “Lavoro Comunità Futuro – La funzione sociale della cooperazione”.

Confcooperative Lombardia è la principale associazione di rappresentanza del movimento cooperativo lombardo e delle imprese sociali con 2.319 associate operanti in tutti i settori produttivi, per un totale di 534 mila soci e 103 mila occupati, e un fatturato pari a 9,5 miliardi di euro a dicembre 2022, ovvero il 56,6% circa dell’intero valore di produzione delle cooperative lombarde.

massimo minelli confcooperative

Minelli, guiderà Confcooperative Lombardia fino al 2028. Nato a Milano nel 1963 e laureato in giurisprudenza, ha ricoperto per diversi anni l’incarico di assessore alle politiche sociali nel comune di Rho. Il forte legame con il mondo sociale e del volontariato lo spinge ad un ruolo sempre più attivo nell’ambito della cooperazione. Nel 2004 diventa presidente del Consorzio Farsi Prossimo, che guida per 8 anni. Nel 2012 viene eletto vicepresidente di Confcooperative Lombardia e presidente regionale di Federsolidarietà – Confcooperative, incarico che lo porta nel 2015 alla guida di Alleanza delle Cooperative Italiane Lombardia Welfare. Dal 2016 è presidente di Confcooperative Lombardia.

Gli obiettivi per i prossimi anni sono quelli di consolidare da una parte la presenza delle nostre imprese e dall’altra di cogliere la sfida dell’innovazione, sia in termini di digitalizzazione sia nell’ambito della sostenibilità” – sottolinea Minelli. “Rispetto alla digitalizzazione stiamo investendo molto nello sviluppo di piattaforme cooperative con l’obiettivo – attraverso l’analisi dei dati – di rendere le nostre imprese sempre più performanti e capaci di anticipare i tempi. Il valore sociale della cooperazione è riconosciuto dalla Repubblica e dalla Costituzione Italiana. Per questo motivo sono necessarie maggiore risorse per preservarla e sostenerla ancora di più”.