Fino al 29 marzo

Alvaro Molteni, una mostra dedicata all’universo femminile

Sarà inaugurata l'8 marzo, presso The Art Company, la mostra di Alvaro Molteni dal titolo "Un mondo di donne tra arte applicata e arte libera"

mostra Alvaro Molteni The Art Company inaugurazione

Venerdì 8 marzo, alle ore 18, presso The Art Company, in via Borgovico 163 (cortile interno), si inaugura la mostra di Alvaro Molteni, dal titolo Un mondo di donne tra arte applicata e arte libera a cura di Luigi Cavadini, che sarà visitabile fino al 29 marzo, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 18.30, il sabato solo su appuntamento scrivendo una mail a info@theartcompanycomo.it o chiamando il 3358095646.

mostra Alvaro Molteni The Art Company inaugurazione

I molti che hanno apprezzato l’arte di Alvaro Molteni (Como 1920-2015) troveranno in questa mostra l’occasione per sorprendersi osservando i molti modi in cui egli ha percorso la narrazione dell’universo femminile. Non ne faremo una illustrazione cronologica, quanto piuttosto della destinazione di queste immagini. Innanzitutto ecco il mondo delle arti applicate con diverse declinazioni della figura femminile. La pubblicità da una parte dove ha saputo giocare raffinati “ritratti” riservando il bianco sulla stesura nera con pochi accenni di rosso che danno quel tocco di sensualità che non guasta. Il tessile dall’altra dove rappresenta – destinazione foulard – in una sorta di danza dalle reminiscenze futuriste ora una distesa di mondine di cui percepisci il capo chinato sotto il grande cappello ora delle improvvide sciatrici in libera caduta. Per poi gestire una danza vera con le ballerine che volteggiano leggere in ampio tutù di macchie nere, in primo piano quasi vogliano uscire da quello spazio o in una fila che, sullo sfondo rosso, vengono da lontano. E può ulteriormente stupirci quando, con gestione pop dell’immagine, inventa un paesaggio campestre con colori che non sono i suoi ma sono perfetti per una espressività dove figura e geometria convivono in armonia.

mostra Alvaro Molteni The Art Company inaugurazione

E, spostandoci nell’ambito di quell’arte libera che lo ha portato ad essere riconosciuto e apprezzato come pittore in ambito astratto-geometrico fin dai primi anni ’40 del secolo scorso, troviamo innanzitutto dei disegni a carboncino che indugiano a “scolpire” e accarezzare il volto della madre e il viso di Lidia, e due lavori a pastello e tempera che documentano la sua disposizione ad un ritratto che non si accontenta di una rappresentazione superficiale. Ma soprattutto ecco una serie particolare di opere in cui assistiamo al fluire di rossi e neri sul grande bianco del foglio per una “figuratività-fantasma” dove, con uno spirito che sembra rifuggire il reale, possiamo percepire il turgore di seni e le linee di corpi che invitano il fruitore attento a completare mentalmente la descrizione.

mostra Alvaro Molteni The Art Company inaugurazione

L’uso di rosso, nero e bianco tra loro in dialogo è una caratteristica che ha attraversato la multiforme creatività di Molteni e che, oltre ad aver reso iconici alcuni manifesti progettati per il Cav. Antonio Ratti durante gli anni di stretta e proficua collaborazione, proprio qui raggiunge un valore espressivo assoluto. (Luigi Cavadini)

mostra Alvaro Molteni The Art Company inaugurazione

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

Alvaro Molteni nasce a Como nel 1920. Si forma alla Scuola d’Arti e Mestieri “Gabriele Castellini” e durante gli ultimi anni scolastici lavora come apprendista nello studio del pittore P. Persicalli. Ottenuta la qualifica di disegnatore professionale, passa allo studio Sala e Galli, dove conosce Aldo Galli. Lavora subito dopo nello studio di Carla Badiali e inizia a frequentare con sempre maggiore assiduità Manlio Rho, sviluppando la propria formazione artistica sotto la guida dei grandi astrattisti comaschi. Attivo dunque nella ricerca artistica fin dagli anni Quaranta, si propone al pubblico soltanto nel 1983 con una personale, a cura di Luciano Caramel, alle Serre Ratti di Como cui fanno seguito numerose altre esposizioni e partecipazioni a pubblicazioni curate da critici del calibro di Luciano Caramel e Carlo Belloli. A testimonianza della sua contiguità con lo storico Gruppo di astrattisti comaschi, sue opere sono state inserite nella mostra Astrattismo storico italiano, il caso Como, a cura di Luigi Cavadini, e nel volume Lo spazio armonico (2010) di Mario di Salvo. La sua produzione ha toccato vari aspetti delle arti visive, operando nell’ambito tessile, della grafica e della pubblicità, ed ha lasciato – documento di una lunga vita dedicata all’arte conclusa all’età di 95 anni nel 2015 – un importante segno nel campo dell’astrattismo geometrico e lirico.

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