“La vita davanti a sé”, Silvio Orlando in scena al Sociale

Mercoledì 8 e giovedì 9 novembre, Silvio Orlando apre la Stagione Prosa del Teatro Sociale con “La vita davanti a sé”
La Stagione Prosa del Teatro Sociale di Como si apre con un grande protagonista del panorama italiano: Silvio Orlando arriva sul palco del teatro cittadino mercoledì 8 e giovedì 9 novembre, alle 20.30, con lo spettacolo, prodotto da Cardellino srl, La vita davanti a sé, tratto dall’omonimo, commovente e ancora attualissimo romanzo scritto da Romain Gary (1914- 1980), pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.
Vincitore del celebre Premio Goncourt, (anche grazie a un escamotage dell’autore, che lo firmò con lo pseudonimo di Emile Ajar, avendo già vinto il Premio anni prima), il romanzo si è imposto subito come un paradigma della letteratura francese.
Gary narra la storia di Momò, un bimbo arabo di appena dieci anni, cittadino di quello splendido quartiere multietnico che è un cuore di Parigi, Belleville. Qui il giovane Momò incontra Madame Rosa, una anziana ex prostituta ebrea che tira avanti non solo gestendo un alberghino ma anche curando i fatali “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Dall’incontro di queste due vite sbandate, di queste solitudini e diversità scaturirà un mondo nuovo.

A dare voce e corpo al piccolo Momò è nientemeno che Silvio Orlando, amatissimo protagonista delle scene italiane, che conduce il pubblico dentro le pagine del libro con leggerezza ed empatia, sino a diventare, con un miracolo tutto teatrale, quel bambino, assumerne lo sguardo e la vitalità.
Silvio Orlando, protagonista, ha curato anche la regia e l’adattamento teatrale, spiegando che la funzione del teatro è quella di «raccontare storie emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante. Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Gary dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: BISOGNA VOLER BENE».

Ultimissimi biglietti in platea disponibili presso la biglietteria del Teatro oppure online sul sito del Sociale
(Foto di Gianni Biccari e Laila Pozzo)