Como: nasce “Occhio a…”, una serie per mettere in guardia i più giovani sui pericoli della rete
Un progetto realizzato dai ragazzi del centro diurno So-stare presso la Comunità Annunciata di Como di Fondazione Somaschi Onlus per accrescere la consapevolezza sui pericoli presenti sui social e sul web
Che cos’è il vamping? E il grooming? Senza scendere in particolari, si tratta di pericoli che viaggiano parallelamente alla rete internet, per saperne di più basta seguire la serie “Occhio a…”, un progetto che fa parte dell’iniziativa “My-Map 3D” e consiste in una serie di quattro video realizzati dai giovani accolti nel centro diurno “So-stare” di Como, in Viale Varese 19. E’ proprio il vamping l’argomento del primo episodio nato dai ragazzi e dagli educatori.
L’obiettivo di “Occhio a…” è che i giovani stessi raccontino i rischi legati a internet e ai social network. La serie affronta quattro tematiche approfondite dai ragazzi stessi: il grooming, gli hikikomori, il vamping e infine il sexting. Il primo episodio è stato pubblicato a giugno sul canale youtube della Fondazione Somaschi Onlus, mentre oggi è uscito il secondo episodio “Occhio a il Vamping” , le altre puntate arriveranno nel mese di novembre.
A giugno la pubblicazione della puntata relativa al fenomeno del Grooming, termine che fa riferimento al processo attraverso cui una persona, sfruttando un’identità fittizia, crea una relazione d’amicizia e d’intimità con un minore, cercando poi di adescarlo a scopo sessuale. Internet rappresenta una grande opportunità per gli autori dei reati sessuali poiché riescono a rintracciare facilmente le potenziali vittime e le loro informazioni personali tramite il web. Una ricerca condotta dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online ha rilevato che sono 137 le persone arrestate nel corso del 2021 per sfruttamento di minori e adescamento online. Inoltre, rispetto all’anno precedente, i casi sono aumentati del 98%.
La seconda puntata “Occhio a il Vamping”, una pratica ormai diffusa tra i più giovani che rimangono collegati in rete fino a tarda notte a causa di una dipendenza da dispositivi elettronici, invertendo di fatto il ritmo sonno-veglia. Il fenomeno è particolarmente diffuso negli Stati Uniti, ma è oramai comune anche tra gli adolescenti italiani: secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza, su oltre 8.000 ragazzi di circa 18 regioni italiane, 6 adolescenti su 10 hanno dichiarato di rimanere svegli fino all’alba a parlare o a giocare con gli amici in rete.
A seguire la tematica degli Hikikomori, un fenomeno nato in Giappone, ma in diffusione anche in Italia: i ragazzi decidono di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi, arrivando in casi estremi a non uscire mai dalla propria stanza e a evitare qualunque tipo di contatto diretto con il mondo esterno. Nel nostro paese non ci sono ancora dati ufficiali, ma si stima ci siano circa 100.000 casi. Viene poi affrontata la questione del Sexting, ovvero lo scambio di messaggi o immagini a sfondo sessuale attraverso smartphone e social, pratica che nasconde non poche insidie.
L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con CSV Insubria (Centro di servizio per il volontariato di Como e Varese) e ASCI (Azienda Sociale Comuni Insieme) grazie al sostegno di Fondo Sociale Europeo e Regione Lombardia.