Dall'1 al 22 luglio |
Como
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Just st|Art, al via la collettiva di arte visuale firmata OpenArtelier e Francesco Corbetta Studio

30 giugno 2023 | 17:00
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Inaugurazione sabato 1 luglio alle 18 presso lo studio di via Rodari 8: la parola agli organizzatori di Just st|Art

Sabato 1 luglio, dalle 18 alle 20, sarà inaugurata, presso il Francesco Corbetta Studio di via Rodari 8 a Como, la collettiva di arte visuale Just st|Art, una coprogettazione OpenArtelier e Francesco Corbetta Studio. La mostra mette in giustapposizione le arti visuali, dalla fotografia alla manipolazione grafica, fino a toccare tutti quegli interventi modificativi della realtà per ottenere una visione di artista tanto impressionistica, mostrando al pubblico la realtà dal punto di vista dall’artista, quanto espressionista, mostrando la realtà per quella che è veramente, senza aggiunte o fronzoli. Al pubblico, quindi, si restituisce la visione chiara e netta di realtà differenti, nella quale protagonista dialoga del presente con lo spettatore e l’esibizione mostra, in modo corale ma senza giudizio, il nostro contemporaneo.

Just st|Art, come hanno avuto modo di raccontare i tre protagonisti, Fabrizio Bellanca, Francesco Corbetta e Max Pini, è una sorta di “primo volume” di una narrazione più articolata, la seconda parte della quale troverà spazio, a settembre, nel Baradello Art Lab, l’ultima rassegna del 2023, nel tentativo di costruire un legame tra la città e il Parco della Spina Verde, una galerie efèmère, capace di collegare, come il leggendario passaggio segreto (mai trovato ma molto citato), il centro cittadino al palazzo imperiale.

mostra just st|art

I protagonisti di Just st|Art:

Nicholas Berdysheff (USA): nelle sue opere esplora la figura femminile. In un ambiente metropolitano quasi da sogno, surreale, la figura stessa si trasforma per diventare in parte un movimento, suggerendo il il tema dell’aria, capace di disegnare e creare le forme di questi corpi, a volte bloccati nel momento, trasformandoli in figure volanti ed eteree. Immagini rigorosamente in bianco e nero, quasi a volere che l’occhio dello spettatore si concentri maggiormente sul soggetto.

Francesco Corbetta (IT): la lettura di Francesca Tripoli su questa serie #guardomanonvedo è quella di un uomo contemporaneo che viene messo di fronte (e subisce) una smisurata quantità di segnali e stimoli visuali (basti pensare ai social) e quindi vive dentro una iconosfera, soggetto a un continuo bombardamento mediatico. Ne consegue una necessità emergenziale di selezione, cosa di cui è ben consapevole l’artista, con il suo muro bianco che nulla mostra ma che ha, paradossalmente, lo scopo di far aprire gli occhi. Questo spazio bianco offre la possibilità colmato con l’immaginazione, le emozioni e i pensieri. Uno spazio per far vedere e non semplicemente guardare.

Bettina Musatti (IT): ci presenta nella serie, “Chi va, chi viene” una sovrapposizione di immagini che donano ritmo alle figure passanti in due direzioni contrapposte; l’occhio, quindi, vaga nella duplicazione cercando una logica nella casualità del movimento, che ha per sfondo un ambiente fatto di case e alberi appena accennati. L’artista ha creato questa serie di scatti in 10 giorni, osservando dalla sua finestra in valle Aurina trasformando il timelaps in un diario di vita.

Tara Sellios (USA): l’artista scrive… «Mi sforzo di creare immagini che articolino elegantemente la totalità dell’esistenza, concentrando fortemente la natura istintiva e carnale della vita di fronte alla fragilità e all’impermanenza. L’insieme di figure compone una forma tanto armonica quanto seducente, l’occhio dello spettatore vaga dal dettaglio all’insieme complessivo, figure inquiete in movimento perenne; ma se da un primo sguardo si può pensare a una ennesima manipolazione della realtà, osservandoli meglio sono composizioni reali e fotografiche, posate con morbosa precisione e immobilizzate nello scatto analogico. Fotografie still life che si rifanno alle grandi composizioni pittoriche del XV° e XVI° secolo.

OpenArtelier: Nato come un portale web di arte contemporanea durante la pandemia, ha creato in questi anni uno spazio virtuale vivo e pulsante dove sviluppare e far conoscere le proprie storie e le proprie opere, un contesto in cui l’arte è la vera protagonista e stimola lo scambio culturale, mettendo al centro di tutto gli artisti, diversi per stile e formazione, ma accomunati dalla voglia e dalla passione di trasmettere a collezionisti e amanti dell’arte la loro visione del mondo. Un nome, dunque, che sia sinonimo di aggregazione e condivisione per coloro che fanno dell’arte la propria essenza vitale, che rifletta e porti alla luce quell’opera unica, che sappia farsi ammirare e conoscere. Un lavoro, questo, che nasce dalla voglia del gruppo fondatore di promuovere e divulgare idee, bellezza ed emozioni, con la volontà di raggiungere un pubblico in grado di fruire quanto proposto, garantendogli qualità e competenza. Spazio virtuale che con esibizioni come questa diventa, anche, spazio reale.

Just st|Art sarà visitabile, ad ingresso gratuito, fino al 22 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.