Festate di Chiasso aspetta il solstizio con musiche e culture del mondo



Festate 2023 – Paradisi portatili animerà Piazza del Municipio di CHiasso il 1 6 e 17 giugno con entrata gratuita.
Sta per esplodere l’estate in Piazza del Municipio di Chiasso, il 16 e 17 giugno, con qualche giorno d’anticipo sul solstizio, ecco Festate, 31° festival di culture e musiche dal mondo. E’ l’appuntamento che tradizionalmente apre la stagione open air di Chiasso e trasforma la piazza centrale della cittadina in un’agora multietnica e multiculturale. L’edizione 2023 di Festate avrà come titolo Paradisi portatili, ispirato dai testi del poeta Roger Robinson: il tema conduttore vuole richiamare quello spazio in cui vivono per sempre i ricordi, tutto ciò che porta conforto e che invita alla resilienza.
Festate ha il suo cuore musicale in piazza col Bernasconi, davanti al Palazzo municipale con il palco principale, e dietro con ScenaOff, la sua anima etnico-sociale con gli stand delle ONG e le proposte gastronomiche dal mondo, gli appuntamenti della Giornata del Rifugiato 17 giugno (vedi sotto), e il mercatino lungo Corso San Gottardo. Tutto a entrata gratuita.
Paradisi portatili sono quelli che ogni persona che ha dovuto lasciare il proprio paese per forza o necessità si porta dentro. Sono ricordi, profumi, sogni che ogni persona conserva nel più profondo del cuore. Sono ciò che definisce una persona e anche verosimilmente ciò che ne costituisce la forza e la capacità di resilienza. Sono anche musiche, ritmi e melodie, che nascono dall’intreccio fertile tra i popoli e le culture. Il titolo trae la sua ispirazione dalla raccolta di poesie del pluripremiato poeta londinese, ma originario di Trinidad e Tobago, Roger Robinson, recentemente ammirato a ChiassoLetteraria.
In questo scenario di dilagante sofferenza – dove l’individuo è sopraffatto dal senso di impotenza, che sembra condannarlo alla dannazione e all’alienazione perpetue – il poeta implora il paradiso, e con le sue invocazioni – così intense da sembrare preghiere – ne ottiene conforto, perché «è compito del Paradiso consolare coloro che sono stati lasciati indietro» (“II Compito del Paradiso”), gli ultimi, i dannati della terra.
Se spesso il tema delle migrazioni viene inteso unicamente come un problema, Festate, con il suo spirito multiculturale, invita a coglierlo come un’opportunità di crescita sia personale che collettiva. In fondo, ognuno di noi ha bisogno di coltivare e condividere il proprio paradiso portatile, per costruire un mondo migliore dove poter abitare in pace.
Festate promuove Sapore di casa con lo scopo di offrire al pubblico la possibilità di assaggiare cibo etnico autentico, realmente consumato nelle case dei rifugiati siriani, afghani, eritrei, somali. Il cibo così come lo cucinano le mamme russe, dominicane, curde. Contemporaneamente sappiamo che lo spazio Sapore di casa, così come è organizzato, consente a molte persone di recente immigrazione di partecipare da protagoniste a un grande evento, dove lo scambio non è solo attraverso il cibo, ma è anche fatto di sguardi, parole, risate. I piatti avranno un costo di 6.- ciascuno, per consentire a tutti di assaggiare diverse specialità dolci e salate

FESTATE 2023 è reso possibile grazie al Dicastero Attività culturali e Dicastero Socialità del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos e AGE SA.
PROGRAMMA – FESTATE 2023 (Piazza del Municipio, Chiasso)
venerdì 16 giugno 2023
ore 21.30
• VALÉRIE ÉKOUMÈ (Camerun)
ore 23.15
• ELIADES OCHOA (Cuba)
sabato 17 giugno 2023
ore 21.30
• ALBALUNA (Portogallo)
ore 23.15
• DA CRUZ (Svizzera)
PROGRAMMA – SCENAOFF (piazzale retrostante al Municipio, Chiasso)
(durante gli intervalli e alla fine dei concerti)
venerdì 16 giugno 2023
• BIG BANG FAMILY + NX MASSAKRASTA
• MONSIEUR G dj set
sabato 17 giugno 2023
• VIBES DELIVERY
• JEMANI JAHKA SOUND dj set
Chi sono gli artisti di Festate “Paradisi portatili”
• VALÉRIE ÉKOUMÈ (Camerun)
Valérie Ekoumè voce, tastiere Jean Tchoumi chitarra
Christopher Peyrafort chitarra basso
Guy Nwogang batteria
foto Yannick Leconte
Proveniente da una famiglia di musicisti, Valérie Ekoumè è una cantante franco-camerunense residente in Francia. È cresciuta ascoltando vari stili musicali, dalla rumba congolese agli artisti della musica pop (come Michael Jackson), fino alla musica camerunese. Cantanti come Miriam Makeba (Mama Africa) e Whitney Houston sono stati, come lei li ha definiti, i suoi allenatori vocali virtuali, poiché è proprio con loro che ha imparato a cantare. La sua vita ha preso una piega diversa quando, nel 2004, ha iniziato a lavorare attivamente con Manu Dibango nella Soul Makossa Gang. Andare in tournée con questo grande musicista per 8 anni è stata per Valerie una delle esperienze più incredibili della sua vita.
Entrare nel mondo di Valérie Ekoumè sarà una delle esperienze più interessanti e appaganti che si possano vivere. Nel colorato mondo di Valérie Ekoumè, l’amore è il re e l’AfroPop è la musica che sceglie per esprimerlo.
(http://valerieekoume.fr/)

• ELIADES OCHOA
(Cuba)
Eliades Ochoa voce solista, chitarra Eduardo Pineda pianoforte Santiago Félix Giménes basso, voce Angel Herrera percussioni, voce Angel Aguiar sax, maracas, voce Frank Maella tromba, güiro, voce
La parabola del progetto Buena Vista Social Club la conosciamo tutti perché è entrata nell’immaginario collettivo come poche altre vicende. Nel 1996 il chitarrista americano Ry Cooder e il direttore d’orchestra Juan de Marcos Gonzalez radunano un gruppo di musicisti, celebri negli anni ’40-’50 e per lo più dimenticati, che praticavano le sonorità tradizionali dell’Isla Grande: il son, il bolero, il danzon, all’epoca schiacciati dall’imperio della salsa.
Eliades Ochoa era il bambino – «el nieto», il nipote – (prima dell’arrivo qualche anno dopo, del “piccolo” Roberto Fonseca) in quell’allegra combriccola di ottuagenari che stupì il mondo intero. Eppure Eliades Ochoa, nel 1996, era già conosciuto con il suo Cuarteto Patria.
La sua bravura e la sua reputazione sono tali che nel 1978 inizia a collaborare con Compay Segundo – insieme incidono Chan Chan – fino a entrare nell’ensemble di Buena Vista.
Eliades Ochoa è oggi uno dei più famosi musicisti cubani di tutti i tempi, conosciuto anche come il “Johnny Cash cubano” per la sua attitudine a vestire di nero e indossare il cappello da cowboy.
Vincitore di due Grammy (uno Americano e uno Latino) riceve molteplici nomination, così come molti altri prestigiosi premi per la sua carriera solista, che lo porterà a collaborare con artisti come Manu Dibango, Pablo Milanes e molti altri.
Nel 2019 la regista Cynthia Biestek realizza il film documentario sulla vita di Ochoa dal titolo “From Cuba to the world” a cui partecipano Benicio Del Toro e Charlie Musselwhite..
• ALBALUNA
(Portogallo)
Ruben Monteiro voce, ghironda
Carla Costa ney, cornamusa, tin whistle
Dinis Coelho darabouka, riqq, bendir, tabla
Raquel Monteiro violino
Christian Marr’s basso
Tiago Santos percussioni
Gli Albaluna sono una band portoghese di sei elementi fondata nel 2010, guidata dal polistrumentista e compositore Ruben Monteiro. Il gruppo si dedica alla ricerca musicale, storica e culturale e alla creazione e all’arrangiamento di brani musicali, per lo più originali, fortemente ispirati al continuum culturale comune ai popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo e alle tre culture che definiscono il patrimonio di civiltà della Penisola Iberica.
Utilizzando sia strumenti antichi provenienti da varie parti del mondo sia strumenti moderni, i sei musicisti presentano uno spettacolo energico, ricco di aromi musicali distinti, che abbraccia molteplici generi, come la world music, il prog rock e il metal, il folk e la fusion. Le esibizioni degli Albaluna, sia in campo nazionale che internazionale, rivelano un percorso artistico già ricco e maturo.
Il concetto della band si basa su un dialogo permanente tra musica antica e contemporanea. I timbri di strumenti arcaici, come la cornamusa, la ghironda o la viella medievale, mescolati con quelli di strumenti attuali, come la batteria e il basso elettrico, permettono di ottenere una vasta gamma di suoni che concorrono a un effetto suggestivo e originale.
Questo progetto abbraccia tradizioni millenarie, profondamente incise nella storia di una cultura che, seppur eterogenea e separata da frontiere geografiche, politiche e religiose, rivela tratti e abitudini comuni.
https://tearpt.wixsite.com/albaluna

• DA CRUZ
(Svizzera)
Mariana Da Cruz voce
Ane H electronics
Oliver Husmann chitarra
Claudio von Arx sassofono
Adrien Oggier tromba, percussioni
Pit Lee batteria
Negli ultimi dodici anni il gruppo Da Cruz, con sede a Berna, ha acquisito un’ottima reputazione nella scena musicale mondiale. Può vantare acclamate performance in festival come il Montreux Jazz Festival, il Brasil Summerfest New York, il Montreal Jazz Festival, il Lisboa Mistura e concerti nelle città più importanti del mondo. Tutti i loro cinque dischi sono entrati nella Top 10 delle classifiche delle radio universitarie americane. Testate come “The Independent, “Rolling Stone” e stazioni radiofoniche come BBC 6 Music, KEXP e Radio France International hanno seguito e apprezzato la loro attività.
“Da Cruz è la fusione di vari elementi che a prima vista sembrano incompatibili”, spiega la cantante, Mariana Da Cruz. Il nucleo della band comprende il chitarrista bernese Oliver Husmann e l’ex batterista degli Swamp Terrorists Pit Lee.
Con il loro ultimo album, Eco do Futuro, i Da Cruz hanno creato un sound eclettico che accoglie elementi non solo del pop, ma anche del jazz e ancor più della musica elettronica globale.
https://dacruzmusic.com

Sabato 17 giugno ricorre la celebrazione della Giornata nazionale del rifugiato. Quest’anno la campagna nazionale dell’OSAR – Organizzazione Svizzera d’Aiuto ai Rifugiati – promuove il tema dell’accoglienza e dell’integrazione di tutte le persone rifugiate sul territorio. SOS Ticino, in rappresentanza di OSAR, propone una serata dedicata alla vita dei richiedenti asilo durante la procedura d’asilo e del loro percorso in seguito.
Sottoterra. La vita dei migranti durante e in seguito alla procedura d’asilo.
Sottoterra rappresenta simbolicamente molti aspetti legati al tema della Giornata del Rifugiato. Da un lato, indica i luoghi di alloggio di accoglienza e anche di espulsione dei richiedenti asilo, spesso isolati. Dall’altro, segnala l’estraneità delle loro vite per la popolazione locale, la mancanza di conoscenza. L’evento ha l’umile pretesa di scavare dentro questa realtà, vuole portare alla luce i percorsi di integrazione, le speranze, le paure e le aspettative delle persone che hanno chiesto asilo in Svizzera.
Sottoterra si riferisce anche alle lacune presenti a livello legislativo che permettono a campi come i CPR (in Italia) di continuare a esistere, nonostante le evidenti violazioni di applicazione dei Principi delle Carte fondamentali dei diritti dell’uomo.
La Giornata del Rifugiato è quindi rivolta a chi è riuscito a emergere da sottoterra e a chi, invece, non ce l’ha fatta.
A partire dalle 16:30 nel rifugio pubblico del Comune di Chiasso sarà aperta al pubblico l’esposizione del fotografo vodese Yvain Genevay. Le foto, realizzate dall’artista per il progetto “Les portes de la Suisse”, ritraggono vari centri di accoglienza in Svizzera. Nel contempo, avremo l’occasione di ascoltare le testimonianze di alcune persone rifugiate, con particolare riferimento al loro vissuto durante la procedura d’asilo e del loro percorso in seguito all’ottenimento del permesso. Saranno esposti anche dei disegni realizzati da alcuni bambini delle scuole elementari e medie: è stato chiesto loro di pensare al concetto di casa, famiglia, rifugio, accoglienza e di raffigurarlo in un’immagine.
Per dare una visione olistica del tema dell’accoglienza e considerata la vicinanza geografica con la penisola italiana si è voluto dedicare un’area del rifugio ai CPR. Uno di questi centri di permanenza e rimpatrio dista soli 70 km da Chiasso e si situa in Via Corelli a Milano. I CPR, purtroppo, riflettono tutta la criticità del sistema di accoglienza italiano. Un’ex impiegata del centro testimonia in un video-monologo la sua esperienza. Al termine dell’esposizione sarà offerto ai visitatori un rinfresco e verrà dato spazio per eventuali domande o discussioni.
Dalle 17:00 agli stand OSAR e SOS Ticino sarà a disposizione del pubblico di FESTATE uno spazio informativo, dove si potranno approfondire le tematiche dell’asilo tramite l’illustrazione delle attività svolte dalle associazioni in questo ambito, e saranno messi in vendita alcuni articoli degli atelier di SOS-Ticino realizzati dagli utenti.
Infine, presenteremo la campagna OSAR 2023 sul palco principale per condividere con il pubblico alcuni temi fondamentali per l’Organizzazione.
L’evento si fonda sul desiderio di ascoltare, conoscere e condividere le storie delle persone rifugiate sul nostro territorio, ma mira anche a una riflessione sulle condizioni in cui alcuni migranti continuano a vivere.