L’incontro c’è stato. Tre rappresenti dei lavoratori dello spettacolo viaggiante (i giostrai ndr), rappresentanti dell’opposizione ed anche il sindaco Alessandro Rapinese. Incontro stamane in Comune a Como per discutere cosa fare per il Luna Parl del 2024. “Abbiamo apprezzato la presenza del sindaco – spiega Donald Bravi, uno dei tre rappresenti dei giostrai presenti assieme a Danilo Parisi e Mario Maggi – . Ma per il resto……il sindaco è rimasto irremovibile sulle sue posizioni, ci ha confermato i pochi metri quadri a nostra disposizione a Muggià per il 2024 e non ha fatto alcuna apertura per un eventuale compromesso. Abbiamo sollevitato alternative, non abbiamo avuto risposte….”
Rapinese, insomma, ha confermato quello che già era emerso qualche settimana fa durante la riunione del consiglio comunale di Como: la scorsa primavera a Muggiò un Luna Park ridotto, con appena una decina di attrazioni su 60. “Non ci ha espresso la possibilità di trovare aree alternative a Muggiò – conferma Bravi -. Siamo delusi e dispiaciuti, noi chiediamo solo di poter lavorare correttamente. Di sicuro percorreremo ogni strada possibile da qui alla primavera del 2024, ma non sappiamo quali alternative avremo. Ribadiamo che il Luna Park di Como, con 100 anni di storia, ha 60 attrazioni e quasi 200 persone che ci lavorano: come possiamo fare solo una decina di attrazioni ? E le altre dove vanno ? “.
Domani mattina, intanto, i rappresentanti dell’opposizione in consiglio comunale a Como – Svolta Civica in particolare – inizieranno la raccolta firme per cercare di fare cambiare idea al sindaco Rapinese: appuntamento dalle 10 in poi in un gazebo di piazza Boldoni, centro Como. “Ma non ci fermiano qui – conferma Barbara Minghetti -. Ci sembra brutto, verso queste famiglie, non dare loro risposte adeguate ad una legittime richiesta di lavorare onestamente. Saremo al loro fianco nella speranza di trovare una soluzione”.
Qui la risposta data da Rapinese poche settimane fa in aula durante il consiglio omunale
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