Nella via Crucis dei giovani di ieri sera anche le parole del Cardinale Cantoni – Vescovo di Como – al termine della processione per la città con la croce. Lo stesso Cardinale ha seguito con attenzione (link qui sotto) le parole di Zef Karaci, albanese, un percorso difficile in carcere ed ora la fine della lunga condanna e la voglia di testimoniare la presenza di Dio anche nei momenti più difficili della vita
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Il Cardinale Cantoni si è rivolto ai giovani con queste parole. Dirette a chi c’era e di chi non c’era alla Via Crucis di ieri sera
Voglio parlarvi come un padre che ha a cuore i suoi figli, molti dei quali trovo in sofferenza. Episodi di violenza tra minorenni sono all’ordine del giorno sulle nostre piazze. Quindi il bullismo, il branco, gli alcolici e i super alcolici, la droga, le facili esperienze affettive e sessuali, le famiglie a volte squinternate, le difficoltà della scuola nel trasmettere valori, le strutture parrocchiali spesso vuote, poi i luoghi di detenzione: ambienti tristi e desolati, che lasciano i ragazzi e i giovani senza punti di riferimento, di cui molti di voi notate la mancanza e ne auspicate la creazione. Alcol, droga e sesso, le varie dipendenze, incluso il telefonino a cui restare permanentemente aggrappati, sono spesso gli unici strumenti che molti di voi usano per coprire e riempire solitudini abissali, disagi interiori, paure inconfessate, incomprensioni subite. Come pastore di questa Chiesa, provo la stessa compassione di Gesù nei confronti dei poveri e dei piccoli, unita a una profonda tenerezza
Da oggi, intanto, riprese le viste (apertira alle 6,30 e chiusura alle 22,30) alla Basilica del Crocifisso di Como dove si rinnova il rito dell’omaggio al Crocifisso miracoloso di Como che, nel Venerdì Santo, sarà portato in processione per le vie della città. Anche quest’anno il percorso della processione, dopo l’uscita dalla Basilica di viale Varese, raggiungerà la chiesa di San Bartolomeo, dove, la sera del Giovedì Santo 1529, il Crocifisso spezzò le catene che impedivano il passaggio dei fedeli.
Prima dell’emergenza Covid era tradizione, per le persone, baciare il Crocifisso. Quest’anno i confratelli e i volontari in servizio in Basilica durante la Settimana Santa, consegneranno ai fedeli una pezzuolina con l’immagine del Crocifisso (foto qui sopra) e saranno le persone a poter toccare, con la pezzuolina, il Crocifisso mentre sostano brevemente in preghiera.
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