Teatro San Teodoro, Les Moustaches portano in scena Ciccio Speranza

23 novembre 2022 | 10:00
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Teatro San Teodoro, Les Moustaches portano in scena Ciccio Speranza

Sabato 26 novembre la stagione teatro del San Teodoro ospita “La Difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza”

Sabato 26 novembre, alle ore 21, per la Stagione Teatro del San Teodoro di via Corbetta 7 a Cantù, andrà in scena lo spettacolo della compagnia teatrale Les Moustaches, dal titolo La Difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, un testo di Alberto Fumagalli per la regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli, con Francesco Giordano, Giacomo Bottoni e Antonio Orlando, i costumi di Giulio Morini e l’aiuto regia di Tommaso Ferrero.

Durante la stagione teatrale 2018/2019, Les Moustaches, nata a Bergamo nel 2016 come compagnia teatrale under 30, ha raggiunto la fase finale del Premio Scenario proprio con La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza. Lo spettacolo è stato selezionato per il Roma Fringe Festival2020 dove vince Miglior spettacolo, Premio della Stampa e Premio Fersen per l’innovazione e la ricerca. Sempre Ciccio Speranza è finalista per INBOX2021, di Direction Under30 2020 e del bando Theatrical Mass Campo Teatrale 2019, in cartellone per la stagione 2022/23 al Teatro Elfo Puccini.

Ciccio Speranza al San Teodoro

SINOSSI DELLO SPETTACOLO

Ciccio Speranza è un ragazzo grasso, ma leggero, con un’anima talmente delicata, che potrebbe sembrare quella di una graziosa principessa nordeuropea. Ciccio Speranza vive in una vecchia catapecchia di provincia dove si sente soffocare, come una fragile libellula rosa in una teca di plexiglass opaco. Ciccio Speranza ha un sogno troppo grande per poter rimanere in un cassetto di legno marcio: vuole danzare.

In una sperduta provincia di un’Italia sperduta, la sperduta famiglia Speranza vive da generazioni le stesse lunghissime giornate. Sebbastiano è il padre di Ciccio, violento e grave come un tamburo di pelle di capra in un concerto di ottavini. Dennis è il fratello di Ciccio, con un’apertura mentale di uno che va a Bangkok e spacca tutto perché non sanno fare pasta, patate e cozze. Solo, in fondo, nella sua fragilità, Ciccio vuole scappare da quel luogo che mai ha sentito come casa. Attraverso il suo gutturale linguaggio, il suo corpo grassissimo e il suo sogno impacciato, il nostro protagonista, in tutù rosa non smetterà mai di danzare, raccontandoci la sua vita così come la desidera.

Ciccio appartiene ad un mondo lontano, senza alcuna possibilità di esaudire il proprio sogno. Il suo destino è segnato, il suo carattere è condizionato, la sua vita è soffocata da un ambiente che gli sta stretto come un cappottino antigelo sta stretto ad un bulldog inglese. Dunque, perché rattrappire i propri istinti? Solo perché la cicogna ci ha fatto cadere lontano dalla terra promessa? Perché sentirsi schiacciati da una famiglia che non vuole conoscere un mon- do che sta oltre il proprio campo di fagioli?

Ciccio Speranza al San Teodoro

Per acquistare il biglietti, cliccare qui

(Foto di scena di Ilaria Salvagno e Giacomo Moceri)