Btp 2037: caratteristiche e differenze con il Futura

3 novembre 2022 | 19:15
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Btp 2037: caratteristiche e differenze con il Futura

E’ il tesoro a collocare sul mercato i titoli del debito pubblico, stiamo parlando dei Btp 2037. Vediamo cosa sono

E’ il tesoro a collocare sul mercato i titoli del debito pubblico, stiamo parlando dei Btp 2037. Vediamo cosa sono, quali sono i rendimenti e se ci sono delle differenze con il Btp Futura.

I Btp non sono altro che Buoni del Tesoro Poliennali, obbligazioni emesse dal Dipartimento del Tesoro a medio o lungo termine.

A molte persone piace investire con loro perché possono garantire degli incassi predeterminati e regolari. Un’altra fetta di investitori invece ha dubbi sull’investire o meno nei Btp a causa dei tassi di interesse bassi e delle quotazioni invece elevate. Secondo alcuni investire oggi in Btp 2037 è rischioso.

Cosa sono i Btp

Sono i Buoni del Tesoro Poliennali, cioè titoli di debito che vengono emessi dal Dipartimento del Tesoro attraverso una cedola fissa che viene pagata ogni sei mesi.

la scadenza di un Btp può essere a 3 anni oppure a 50 anni, si tratta dei limiti massimi e minimi. Vengono acquistati attraverso l’asta marginale, la quale si svolge due volte al mese. E’ in questa occasione che viene stabilito il prezzo.

Valore e rendimenti dei Btp 2037

I Btp 2037 che il Tesoro a collocato sul mercato a gennaio 2022 si sono collocati tra i 7,5 e i 9 miliardi di euro, di cui 1,25-1,75 sono stati raccolti grazie alla quarta tranche del Btp 1 marzo 2037 con una cedola allo 0,95%.

Inizialmente il titolo era possibile acquistarlo con una quotazione di 96,30 centesimi (decisamente sotto la pari) con un rendimento netto dell’1,08%. La durata del bond è di 16 anni.

Chi ha deciso di acquistarlo ha pagato 963 euro per avere 1000 euro nominali. A tale prezzo è da sommare la commissione bancaria e il rateo passivo della cedola che corrisponde a 3,37 euro.

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Qual è la differenza tra Btp 2037 e Btp Futura 2037

La differenza vera e propria è che il Btp 2037 offre dei rendimenti meno interessanti per gli investitori. Il Btp Futura che è stato emesso invece durante la primavera scorsa è riuscita a rendere l’1,48%. Tale differenza è dovuta a un ridotto appeal del bond retail che eroga delle cedole che crescono in 16 anni.

La cedola media ponderata arriva all’1,40%, durante i primi quattro anni però è dello 0,75%. Con certi prezzi invece il Btp 2037 non può coprire il tasso d’inflazione che è dell’1,3%.

I problemi del Btp, quali sono?

Ciò che scoraggia molti investitori a rivolgersi al mercato dei Btp sono i rendimenti spesso bassissimi, specialmente quando si decide di investire a medio termine.

I Btp a lunga scadenza invece possono secondo alcuni valerne la pena, specialmente se guardiamo alla contrazione delle settimane passate che hanno portato i rendimenti a rialzo.

L’investimento e lunga scadenza deve essere però valutato con una certa attenzione, non sempre si può infatti considerare sicuro e in determinate circostanze può addirittura mettere a rischio il patrimonio personale.

Il futuro dei Btp 2037 in questo momento è in certo, nonostante in questo momento qualcuno può pensare di replicare gli stessi risultati del 2015, a logica è difficile che si presentino le stesse circostanze.

Vanno anche tenuti a mente tutti i fattori che influenzano i Btp a lunga scadenza. Sappiamo infatti che la politica monetaria espansiva si avvicina verso la conclusione. L’inflazione poi condiziona e quotazioni e le obbligazioni a lunga scadenza.