Taccuino letterario del 29 aprile 2022

29 aprile 2022 | 14:29
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Taccuino letterario del 29 aprile 2022

Parolario&Co. è una rubrica settimanale di consigli di lettura realizzata in collaborazione tra Associazione Culturale Parolario, giornale La Provincia di Como e Ciaocomo radio con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia. Si ringrazia Confindustria Como, Fondazione Volta e BCC Cantù

L’inizio di questa puntata di Parolario & Co è dedicato ad uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, Giovanni Gastel, scomparso a Milano lo scorso anno, il genio creativo dietro alle campagne pubblicitarie delle più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo, senza dimenticare le francesi Dior, Nina Ricci, Guerlain.

Giovanni Gastel. Presenza e Assenza. Tutte le poesie. Prefazione di Davide Rondoni edito da La Nave di Teseo, raccoglie le poesie che hanno accompagnato per quasi cinquant’anni l’attività del grande artista. Così come le sue immagini sono state capaci di mostrare un’umanità intima, multiforme e chiaroscurale, i suoi componimenti – scritti tra gli anni ’70 e il 2020 – svelano la quotidiana riflessione dell’autore, oltre la fretta del contingente, oltre la patina luccicante di impegni, viaggi, riconoscimenti, per estrarre la sostanza più inquieta e pulsante dell’Io: le parole di Gastel – limpide, ricorrenti, parsimoniose – ci conducono nei suoi percorsi interiori e disegnano il ritratto sentimentale di un uomo che coltiva fin da giovane uno sguardo attento, malinconico ed emozionato verso l’umanità, la natura, il trascendente. Raccontando con delicatezza e struggimento amori che arrivano e sostano e spezzano, mancanze e memorie infantili, sogni di giovinezza e paure più mature, Gastel affronta i temi principali di ogni vita: ciò che ferisce, ciò in cui crediamo, ciò che ci terrorizza, ciò che è stato e non è più. Una raccolta che ricostruisce come un uomo, che ha spesso raccontato gli altri attraverso l’immagine, abbia trovato nella parola poetica il luogo forse più preciso, luminoso e accogliente per dire di sé.

Passiamo dalla fotografia alla filosofia con Etica dell’intelligenza artificiale, edito da Raffaello Cortina e scritto da Luciano Floridi, una delle voci più autorevoli della filosofia contemporanea, professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford.
Istruzione, commercio, industria, viaggi, divertimento, sanità, politica, relazioni sociali, in breve la vita stessa sta diventando inconcepibile senza le tecnologie, i servizi, i prodotti digitali.
Questa trasformazione epocale implica dubbi e preoccupazioni, ma anche straordinarie opportunità. Proprio perché la rivoluzione digitale è iniziata da poco abbiamo la possibilità di modellarla in senso positivo, a vantaggio dell’umanità e del pianeta. Ma a condizione di capire meglio di che cosa stiamo parlando.
È cruciale, dunque, comprendere le trasformazioni tecnologiche in atto per disegnarle e gestirle nel modo migliore. Uno dei passaggi oggi fondamentali è quello dell’intelligenza artificiale, della sua natura e delle sue sfide etiche, che Luciano Floridi affronta in questo libro in prospettiva filosofica, offrendo il suo contributo di idee a un quanto mai necessario sforzo collettivo di intelligenza.

Se parliamo di intelligenza artificiale, non possiamo non citare il primo scrittore di fantascienza che rifletté seriamente sulle sue implicazioni, Isaac Asimov, di cui quest’anno ricorre il trentennale dalla morte. Scrittore, biochimico e divulgatore scientifico russo naturalizzato statunitense di enorme successo, Asimov è ritenuto uno dei principali autori di fantascienza e uno dei padri del genere, pubblicato in tutto il mondo, ideatore delle tre leggi della robotica, divenute, appunto, un riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Fu autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza e di volumi di divulgazione scientifica, la sua produzione è stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.
Il suo contributo più esteso alla fantascienza è stato dato col suo celebre Ciclo delle Fondazioni, una serie di racconti scritti tra il 1942 e il 1949 e pubblicati in quegli anni sulla rivista di John W. Campbell, Astounding Science Fiction. I racconti, poi raccolti in tre volumi (Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale, L’altra faccia della spirale), narrano della caduta dell’Impero galattico e dei lunghi anni d’interregno e di barbarie che ne seguono.

Ancora, le sue leggi della robotica sono state una base importante sia per la letteratura che per il cinema: tante le opere cinematografiche a prendere spunto dai suoi romanzi e dalle sue idee. Qualche esempio?
Robocop, film del 1987 diretto dal regista Paul Verhoeven, ruota intorno alle leggi di Isaac Asimov e l’impossibilità di violare le regole create dallo scrittore. Per le sue leggi, un robot non può recare danno a nessun essere umano, deve obbedire agli ordini da essi impartiti e deve proteggere la propria esistenza, purché non contrasti con le prime due leggi.
In questo film viene evidenziata anche una quarta legge (scritta in seguito dall’autore e superiore per importanza per gli automi più sofisticati), per la quale un robot non può creare danno all’umanità e non può permettere che, a causa di un suo mancato intervento, l’umanità riceva danno.

L’uomo Bicentenario, del 1999, è una delle pellicole chiave nella carriera del compianto Robin Williams, diretto da Chris Columbus e basato sull’omonimo racconto dello scrittore. Oltre alle leggi della robotica dello scrittore, la storia s’ispira alla Genesi della Bibbia, con la creazione dell’uomo.

Io, Robot, del 2004, interpretato da Will Smith, è uno dei pochi adattamenti ad alto budget di una delle opere di Asimov, riprendendo diversi elementi dall’omonima antologia di Asimov, nonostante per alcuni tratti se ne distacchi molto. L’opera di Alex Proyas tratta lo sviluppo morale indipendente dei robot, che non sottostanno più alle leggi della robotica e si ribellano agli esseri umani.

Non solo robot, però, nell’immensa produzione letteraria di Isaac: La fine dell’eternità (The End of Eternity in originale, 1955) è forse una delle migliori opere sui viaggi nel tempo mai scritte; Neanche gli dei (The Gods Themselves in originale, 1972), vincitore del premio Hugo, è un romanzo in cui, per la prima volta Asimov, descrive compiutamente e minuziosamente in molti suoi aspetti, compreso quello riproduttivo, un’affascinante civiltà extraterrestre; mentre in Viaggio allucinante (Fantastic Voyage in originale, 1966) e Destinazione cervello (Fantastic Voyage II: Destination Brain in originale, 1987) lo scrittore crea un’avventura all’interno del corpo umano su un veicolo miniaturizzato, attenendosi però a canoni scientifici e cercando di dare un aspetto credibile e logico, descrivendo molte delle caratteristiche del corpo umano e dei suoi fenomeni chimici interni.

Per i bambini e le bambine dai 10 anni in su consigliamo la lettura di Custode di cuori, scritto dalla lupologa, zoologa e autrice Mia Canestrini ed edito da Electa Junior, il racconto dell’avventura notturna di Rusco, dieci anni, un ragazzino che scappa di casa portandosi appresso un sacco della spazzatura e si ritrova, insieme alle sue mille voci interiori, i suoi Me, a percorrere le vie di una città disabitata. Un lupo nero, simbolo del confine tra luce e oscurità, appare di colpo sotto il bagliore di un lampione e gli ruba il cuore, costringendo Rusco a inseguirlo. Un gesto apparentemente spaventoso, che darà il via a una serie di incontri con altri animali notturni alla scoperta di un vero e proprio ecosistema fatto di cemento. Il varco aperto da quel sacchetto rivela dunque non solo una storia, ma anche una dimensione perduta e quasi magica, evanescente, che solo i bambini conoscono e ricordano.

E ora, un paio di appuntamenti interessanti che vale la pena segnalare: per chi si trovasse dalle parti di Lugano, domani, 30 aprile, alle 11, presso la LAC Hall di Piazza Bernardino Luini 6, la Società Dante Alighieri Lugano e il Festival letterario PiazzaParola, organizzano il secondo appuntamento delle Colazioni letterarie al LAC che, nella sua quarta edizione, volge lo sguardo al femminile. In questa occasione, la protagonista sarà Emanuela Rosa-Clot che, dialogando con Ira Rubini, racconterà la raccolta da lei curata dal titolo Pia Pera. Apprendista di felicità, edito da Ponte alle Grazie, in cui sono contenuti i migliori articoli scritti per Gardenia da Pia Pera, scrittrice e giardiniera scomparsa cinque anni fa.
Ingresso libero con prenotazione sul sito del LAC.

Martedì 3 maggio, invece, si terrà il secondo incontro con Aspettando Parolario: alle ore 18, presso la sala incontri di Comocuore, in via Rovelli 8 a Como, Gian Andrea Cerone dialogherà con Marco Gatti e presenterà in anteprima il suo esordio narrativo dal titolo Le notti senza sonno edito da Guanda. Ambientato nel febbraio 2020, mentre i media diffondono le prime voci allarmistiche e ancora confuse su un virus misterioso che sta mietendo vittime in Cina e sembra essere arrivato anche in Italia, il libro si apre con l’Unità di Analisi del crimine violento della Questura di Milano costretta ad indagare su un caso che rischia di gettare la città nel panico: un efferato serial killer che colpisce le donne, lasciando accanto ai cadaveri un mazzo di margherite. Le indagini sono condotte dal commissario Mario Mandelli, un cinquantenne solido e poco socievole, dedito al lavoro, alla famiglia e con la passione per la storia e dall’ispettore Antonio Casalegno, suo coetaneo, caratterialmente tutto l’opposto, affascinante e donnaiolo. Una coppia che più diversa non si può, che però è perfettamente complementare sul lavoro. E ci sarà bisogno di tutto il loro intuito e della loro competenza, perché un altro caso scuote la città, l’omicidio di un noto gioielliere durante una rapina. Mentre la tensione si fa insostenibile e una girandola di colpi di scena cambia continuamente le carte in tavola, la soluzione delle indagini diventerà una crudele sfida in cui ognuno metterà a rischio la propria vita e i propri affetti. Vincerla significherà dimostrare a se stessi e al mondo che vale la pena lottare fino all’ultimo respiro, per sentirsi ancora vivi.
Durante la presentazione, sarà aperto un book shop a cura della Libreria Feltrinelli di Como.
Ingresso libero con prenotazione sulla piattaforma Eventbrite.

A cura di Alessia Roversi

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