Iscrizioni ipotecarie: che cosa sono, tipi, durata e cancellazione

21 aprile 2022 | 09:27
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Iscrizioni ipotecarie: che cosa sono, tipi, durata e cancellazione

Tutto quello che c’è da sapere sulle iscrizioni ipotecarie, di cui si sente parlare in caso di vendite o aste immobiliari

In particolare durante una vendita immobiliare o un’asta immobiliare, è facile sentire parlare di ipoteche e iscrizioni ipotecarie. Può esser utile fare un approfondimento per chiarire l’argomento e fugare ogni dubbio in merito.

Che cos’è una iscrizione ipotecaria

Si parla di iscrizione ipotecaria quando è presente una registrazione di un’ipoteca di un immobile. In altre parole, è l’atto con il quale l’ipoteca diventa valida a tutti gli effetti. Viene iscritta nei Registri Immobiliari del territorio di competenza ed è possibile consultarla dietro richiesta. Meglio fare però un passo indietro e ricordare che con l’ipoteca il creditore ha diritto a espropriare in ogni momento tutti i beni vincolati. Significa che a garanzia del suo credito, per essere soddisfatto il creditore ha una preferenza sul prezzo ricavato, anche nei confronti di terzi garanti. Su un immobile può essere presente più di una ipoteca. È molto utile richiedere una visura ipotecaria soprattutto in una compravendita immobiliare per essere sicuri e certi che non ci siano altri soggetti con diritti pendenti sulla proprietà interessata. È altresì molto frequente farlo quando ci sono delle successioni.

I tipi di iscrizioni ipotecarie

Fondamentalmente, esistono tre tipi di iscrizioni ipotecarie: volontaria, legale e giudiziale. Quella volontaria ha a che fare con il mutuo ed è la tipologia più comune di tutte. Nel momento in cui una proprietà immobiliare viene acquistata con la richiesta di un mutuo, si iscrive una ipoteca. È compito del notaio che redige l’atto di compravendita iscrivere l’ipoteca. Significa che il creditore, cioè chi ha concesso il mutuo – di solito un istituto bancario –, viene soddisfatto per primo. Nel momento in cui il debitore non dovesse esser più in grado di saldare le rate del mutuo, l’immobile viene espropriato e messo in vendita per soddisfare il credito della banca.

La registrazione di ipoteche giudiziarie è un atto che deriva da un provvedimento giudiziale, da qui il suo nome, oppure da una sentenza emessa da un giudice. L’iscrizione ha un ruolo fondamentale perché solo in questo modo viene resa pubblica, tutelando così i soggetti coinvolti.

Infine, l’iscrizione ipotecaria legale è la meno comune di tutte ma vale comunque la pena specificare di che cosa si tratta. La fattispecie è prevista nel Codice Civile art. 2817. Si tratta di registrate un’ipoteca che spesse volte deriva da debiti saldati solo in parte. Si usa in seguito a degli atti di divisione quando gli eredi beneficiari non saldano i conguagli come previsto.

Quanto dura e come si cancella

L’iscrizione dura vent’anni e l’effetto cessa se non rinnovata prima della scadenza. Può essere rinnovata una seconda volta. Si chiedono visure ipotecare spesso per cancellarle ma la modalità dipende dal tipo di visura. Quella legale si cancella solo con un atto notarile. Per quella giudiziale, deve esserci un provvedimento giudiziario.

Per le iscrizioni ipotecarie volontarie c’è invece una cancellazione semplificata. Il creditore invia per via telematica una comunicazione in merito all’avvenuta cancellazione del debito pendente all’agenzia territoriale che si occupa di servizi di pubblicità immobiliare.