Il caso

Parcheggio ospedale Sant’Anna: esposto alla Corte dei Conti sugli introiti della sosta

Il consigliere regionale Pd Orsenigo chiede di verificare il perchè di un accordo marcatamente a favore di una delle parti (comune di San Fermo)

L’accordo di programma con il quale è stato costruito il parcheggio dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia, è da rivedere. A dirlo, in una conferenza stampa oggi nella sede del Pd di via Regina a Como, l consigliere regionale Angelo Orsenigo, insieme con Mario Lavatelli, presidente di Acus e il consigliere provinciale Vincenzo Latorraca: i tre hanno spiegato il perchè di un loro esposto alla Corte dei Conti. Nel documento si chiede la verifica su eventuali responsabilità “connesse alla violazione di disposizioni di legge che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche, in riferimento al parcheggio dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia”.

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Angelo Orsenigo non vuole lasciare nulla di intentato sull’annosa questione del
parcheggio di proprietà di Asst Lariana. Il posteggio, di pertinenza dell’ospedale di San
Fermo della Battaglia, è stato realizzato ed è ancora attualmente gestito secondo un
“Accordo di Programma tra Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Montano
Lucino, Comune di San Fermo della Battaglia, Azienda ospedaliera S. Anna di Como e
Società Infrastrutture Lombarde S.p.A. per la localizzazione e realizzazione dell’ospedale
Sant’Anna”.

«Un accordo completamente sbilanciato a favore di una delle parti, il Comune di San
Fermo – sottolinea Orsenigo, che aggiunge – San Fermo ha sempre tratto beneficio da
tutte le opere le compensative previste, tra cui la gestione del parcheggio sottostante al
presidio pubblico, realizzato con risorse della azienda ospedaliera e di proprietà di
quest’ultima. Attualmente il Comune acquisisce a titolo esclusivo nel proprio bilancio
rilevanti introiti prodotti dal luogo di sosta. Da notare come questa attribuzione sia senza
alcun limite di durata». Da tempo e a più livelli il consigliere Orsenigo ha chiesto una verifica complessiva sulla
Convenzione in conformità a quanto previsto dallo stesso accordo, che demanda al
Collegio di Vigilanza, il compito di controllo con la possibilità di intervenire qualora, alla
luce delle verifiche effettuate, non sussistano più le motivazione che giustifichino gli
accordi sottoscritti.

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