#intangibile, una sezione artistica alla Città dei Balocchi

Sono cinque le opere installate in città del progetto #intangibile, create da Andrea Greco, Jago, Massimo Malacrida e Fabrizio Musa
Il progetto #intangibile (le fatiche dell’arte e della sua bellezza), che comprende la realizzazione di una “sezione artistica” in una circostanza gioiosa come la Città dei Balocchi, ha un fine molto semplice: è un omaggio alla città e alle persone. L’idea è quella di permettere alle persone di intraprendere un viaggio sentimentale nei luoghi del quotidiano e del patrimonio di appartenenza.

«Per questo motivo – ha scritto Chiara Rostagno – un gruppo di artisti, composto da Andrea Greco, Jago e Massimo Malacrida, si è riunito attorno a Fabrizio Musa e ha deciso di dedicare la propria opera alle persone, in questo Natale di rinascita, lavorando, da un lato, su un pentagramma di emozioni che potesse essere un terreno comune e, dall’altro, su una serie di luoghi che potessero essere per tutti familiari, ma anche capaci di stupire. L’obiettivo è quello di ispirare “meraviglia”, di lavorare con l’effetto wonder di cui l’arte è capace per passare dall’osservazione, alla visione e, alla fine, al sogno».

Ogni opera del progetto #intangibile, come accade nella vita, ha avuto le sue necessarie contrarietà, e questo le rende più autentiche e aderenti alla realtà. L’Apparato circolatorio di Jago è trattenuto in un fotogramma all’interno del corpo dell’edificio di Porta Torre, l’Ultima Cena di Fabrizio Musa dialoga con la mole dell’abside del Duomo, mentre Sempre Libera di Andrea Greco, sul fornte del Teatro Sociale, affronta la sfida di dare un corpo alla musica. Ancora, Massimo Malacrida con Melissa Rigamonti assieme alle classi 4 e 5 della Scuola Primaria “Bruno Munari” di Cantù, hanno piantato un “Bosco immaginario” in Piazza Volta, popolato di fantasia e di gioia e di vita.

Di Fabrizio Musa è anche Comune Portaits.txt in Piazza del Popolo, un’opera che si compone di ritratti, in bianco e nero, ciascuno portatore di una biografia: Plinio, Alessandro Volta, Carla Badiali, Antonio Sant’Elia, Terragni e Giuditta Pasta. Sulla superficie della Casa del fascio affioreranno volti e nomi: perché possano entrare nell’immaginario delle persone e rendersi confidenti. Il catalogo ospiterà un tributo a Teresa Ciceri, scienziata e donna straordinaria, in occasione della commemorazione dei 200 anni dalla sua scomparsa.
