Le regole sulla gestione dei contagi in classe, e le corrispettive quarantena degli studenti, alla fine, a quasi due mesi dall’inizio della scuola, sono arrivate. Il ministero dell’Istruzione ha infatti inviato a tutti gli istituti il protocollo ufficiale, valido allo stesso modo per l’intero territorio nazionale a partire da oggi, lunedì 8 novembre. La circolare riporta le decisioni prese nei giorni scorsi, dopo una gestazione durata a lungo, di concerto tra i funzionari del ministro Patrizio Bianchi, ministero della Salute, esperti dell’Iss e le Regioni e fornisce le spiegazioni tecniche ai presidi.
Nel documento, in risposta alle proteste dei dirigenti sulle troppe responsabilità in capo a loro, vengono fissati i procedimenti da attuare in caso di individuazione di un contagio da Covid-19 in aula, a partire dalle scuole elementari
IL PROTOCOLLO MESSO A PUNTO DAL MINISTERO
Stabilisce l’isolamento di tutta la classe soltanto in presenza di un piccolo focolaio composto da tre studenti positivi. L’obiettivo è quello di garantire nei limiti del necessario le lezioni presenza. Sotto questo numero non scatta la quarantena: non basterà più un solo caso, puntando in questo modo a scongiurare il più possibile il ricorso alla Didattica a distanza. Le regole variano però in base al possesso o meno della protezione del vaccino
Di fronte a un alunno positivo al coronavirus, infatti, i compagni si sottoporranno a un tampone il prima possibile, etichettato come “T0”, e uno dopo 5 giorni, “T5”: se risultano negativi gli studenti possono rientrare immediatamente in classe. I docenti privi di vaccino vanno in quarantena per 10 giorni fino alla negatività del secondo test. In caso di due positività i vaccinati o guariti negli ultimi 6 mesi faranno la sorveglianza con i due test, mentre i non vaccinati vanno in quarantena 10 giorni anche se negativi al primo tampone. Allo stesso modo degli insegnati.
Al terzo caso, la quarantena scatta per tutta la classe, 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati. Diverse le regole per la scuola dell’infanzia dove di fronte a un contagio è previsto un test subito e una quarantena di dieci giorni, al termine della quale i bambini dovranno effettuare un test. Per i loro insegnanti la valutazione è in carico alle autorità sanitarie, dipende dal tempo di permanenza nella stanza e dal contatto diretto con il caso positivo
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