Como, usura ed estorsione: la Procura sequestra nove case ed anche i conti correnti




Lo sviluppo delle indagini, la svolta ed i dettagli spiegati dal Procuratore Piacente
L’inchiesta che a novembre ha portato all’emissione di misure cautelare (della Procura di Como) per tre indagati accusati di usura, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria arriva ad una svolta. In queste ore l’annuncio (sotto l’integrale comunicato stampa) che ben nove appartamenti riferiti a due dei tre indagati – ed ai loro familiari – sono stati bloccati.
P R O C U R A D E L L A R E P U B B L I C A D I C O M O
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Como – a seguito di
accertamenti patrimoniali delegati dalla Procura della Repubblica di Como nell’ambito
dell’indagine nei confronti di Paolo Barrasso, Gabro Panfili e Giovanni Gregorio, destinatari, nel
novembre 2020, di provvedimenti restrittivi della libertà emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di
Como, quali indagati di usura (tutti), estorsione (Gregorio), nonché del delitto di cui all’art. 132 del
T.U. bancario per avere abusivamente esercitato a partire dal 2012 una attività finanziaria (Barrasso
e Panfili) – ha dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo emesso, su richiesta formulata
da questo Ufficio, dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Como ai sensi degli
articoli 644 ultimo comma c.p. e 240 bis c.p.
Il provvedimento cautelare ha riguardato:
– quanto a Gabro PANFILI e le figlie, nove immobili situati in Alzate Brianza, Cadorago,
Capiago Intimiano, Como, Inverigo, Schignano;
– quanto a Paolo BARRASSO, due immobili situati ad Argegno e Como.
Il G.I.P. ha altresì disposto il sequestro di beni e utilità di cui gli indagati hanno la disponibilità,
anche per interposta persona, per un importo pari al valore degli interessi o degli altri vantaggi o
compensi usurari, anche per equivalente, sino a concorrenza dei seguenti importi:
– 411.000,00 euro, per quanto riguarda Paolo BARRASSO;
– 200.000,00 euro, per quanto riguarda Giovanni GREGORIO;
– 93.632,82 euro, per quanto riguarda Gabro PANFILI (importo determinato, per effetto del
principio del ne bis in idem, decurtando dal provento complessivo del reato di usura
conseguito da Gabro PANFILI (€ 283.532,82), gli interessi usurari conseguiti per effetto
dell’illecita acquisizione degli immobili intestati alle figlie pari a 73.000,00 euro e
116.900,004 euro già ricompresi tra gli immobili sottoposti a sequestro preventivo diretto
sopra riportato).
Le ulteriori indagini hanno altresì accertato:
– un patrimonio immobiliare di Gabro PANFILI e del suo nucleo familiare sproporzionato
rispetto al reddito da questi dichiarato nei periodi d’imposta 2005, 2009, 2012, 2013, 2014,
2015, 2016, 2017 e 2018 ai fini delle imposte sui redditi ed alle attività economiche
esercitate, per un importo complessivo di 596.318,00 euro;
– un patrimonio immobiliare di Paolo BARRASSO e del suo nucleo familiare sproporzionato
rispetto al reddito da questi dichiarato ai fini delle imposte sui redditi ed alle attività
economiche esercitate nei periodi d’imposta 2011 e 2019 per un importo complessivo di
euro 160.289,00;
– corresponsabilità nei reati di usura contestati ai rispettivi congiunti, ovvero della moglie e
delle figlie di Gabrio PANFILI, nonché della moglie di Paolo BARRASSO
Il Procuratore della Repubblica di Como
Nicola Piacente