Economia

Trading online: i portali affidabili e quelli, invece, da cui diffidare

Generico luglio 2020

Un settore, più di altri, viene percepito come ostile dalla maggior parte degli italiani: quello finanziario. Eppure, nonostante ciò, il numero di nostri connazionali che si cimentano in questo ambito cresce, giorno dopo giorno, in misura assai significativa. D’altro canto, la finanza, a tutt’oggi, rappresenta uno dei metodi più efficaci per cercare di rivalutare il proprio capitale, complice la significativa perdita di appeal del mondo immobiliare, stritolato da imposte piuttosto elevate e dal significativo aumento del “rischio locativo”.

 

A fare da traino agli investimenti nel mondo finanziario, ci ha pensato la grande rete telematica, diventata lo strumento preferito per collocare i propri risparmi. Internet, d’altro canto, offre una pluralità di portali finanziari assai elevata, lasciando all’utente l’imbarazzo della scelta. Non tutti i siti, però, possono essere ritenuti seri ed affidabili: è molto importante, di conseguenza, prediligere un portale che faccia dell’affidabilità il suo marchio di fabbrica.

 

“Rendimenti elevati, maggiori i rischi”: regola da tenere ben presente nella mente di qualsiasi risparmiatore

 

Come scegliere un portale finanziario affidabile, ad esempio, viene ottimamente spiegato da tradingonline.it, un sito del quale ogni singolo utente si può fidare ciecamente, grazie alla serietà e preparazione degli esperti finanziari presenti sul medesimo. Quando si sceglie un broker finanziario come punto d’appoggio per investire, bisogna comunque prestare grande attenzione: anche il mondo finanziario, così come qualsiasi altro settore, è esposto alla possibilità di incrociare siti truffaldini o poco professionali.

 

Una regola aurea da rispettare, è quella di diffidare dai portali che garantiscono elevati rendimenti senza correre alcun rischio. In finanza, come noto, un po’ di rischio è sempre presente. A maggior ragione in questa fase storica, dove, complici i tassi negativi imposti dalla Banca Centrale Europea, i rendimenti nel comparto “free-risk” sono di fatto nulli e resteranno tali, probabilmente, ancora un lungo periodo.

 

Nel mondo finanziario, poi, un’altra regola sempre attuale, e del tutto veritiera, è la seguente: “maggiore è il rendimento offerto, maggiore è il rischio assunto”. Traslando la teoria alla pratica, poniamo che un’obbligazione, strumento decisamente meno rischioso delle azioni, sia di durata triennale e corrisponda un tasso del 3%: questo strumento, con queste caratteristiche, attualmente si può considerare a rischio medio-alto, in quanto i tassi ufficiali sono negativi.

 

In questo determinato caso, l’emittente potrebbe aver problemi a reperire soldi sul mercato interbancario a tassi negativi e si rivolge, quindi, al mercato retail per poter ottenere quella liquidità di cui necessita, piuttosto che manifestare poca solidità patrimoniale o problemi di bilancio. Rendimenti più elevati rispetto ai tassi ufficiali, devono essere un campanello d’allarme per ogni investitore: anche se l’obbligazione, in seguito, verrà regolarmente liquidata, in quel preciso istante l’investitore si è assunto un rischio certamente non basso.

 

Dalla teoria alla pratica, passando per le Demo

 

Tutte questa serie di nozioni, e molte altre ancora, possono essere reperite nei migliori portali finanziari, che offrono ai propri utenti degli strumenti particolarmente utili, come le guide ad esempio, in grado di esplicare, con parole semplici e chiare, i meccanismi che regolano i mercati e come affrontarli nella maniera più consapevole possibile.

 

D’altro canto, l’ascesa del trading online ha portato ad un virtuoso aumento degli asset a disposizione dei trader, dando modo agli stessi di poter attuare una compiuta diversificazione dei propri investimenti. Un indubbio vantaggio rispetto al passato, dove dominavano, di fatto, solo due o tre asset, come – ad esempio – azioni e obbligazioni, ma che impone al risparmiatore di accedere ad un numero maggiore di informazioni.

 

Le guide, quindi, vanno incontro a questa esigenza, agevolando il trader nella scelta. Dalla teoria alla pratica, il passo, talvolta, può rivelarsi tutt’altro che agevole. La maggior parte dei broker, però, consente agli utenti di poter accedere alle Demo, dove si può provare ad investire nei mercati utilizzando dei “crediti virtuali” senza rischiare alcunché di tasca propria. Un utile allenamento prima di iniziare ad investire con i propri soldi reali.

 

 

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