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Un anno fa l’addio ad Emilio Trabella, artista del verde e botanico di fama internazionale

30 maggio 2020 | 10:50
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E’n stato una figura di riferimento per molti: amava i giardini come pochi altri. Le sue parole.

Nessuna cerimonia pubbliuca per ricordare la sua bravura e la sua grandezza. L’emergenza sanitaria – non ancora conclusa – non lo permette. Ma tanto affetto in queste ore verso la sua famiglia ed i tanti lavori lasciati. Un vero artista della bellezza, un genio del verde. Amava i giardini, piante e fiori erano il suo essere quotidiano. Lo vogliamo ricordare anche noi così. Con un video di qualche anno fa (sopra) mentre spiegava le bellezze botaniche di Villa Sucota e Villa del Grumello con la sua solita maestria.

Oggi è l’anniversario della scomparsa di Emilio Trabella, per anni storico presidente della Ortofloricola Comense, consulente di Orticolario, figura di spessore. Amato da intere generazioni per la sua creatività tra il verde. Ha lasciato un grande vuoto, ma anche tanta testimonianza concreta del suo impegno verso giardini e verde. Ciao Emilio anche da tutta la redazione di CiaoComo con la quale ha spesso collaborato.

QUI DI SEGUITO IL BEL RICORDO DELLA SUA AMICA E COLLABORATRICE ALLA ORTOFLORICOLA LUISELLA MONTI: CE LO HA INVIATO IN QUESTE ORE, LO RIPORTIAMO CON AFFETTO

Con Lui il paesaggio era poesia, armonia: l’armonia della natura che aveva innata e traduceva in brillanti visioni. Stagioni e colori erano vissuti emotivamente,con partecipazione sempre intensa, con l’entusiasmo e la spontaneità di chi li  incontra per la prima volta come fosse sempre una riscoperta e li sa trasmettere con immediatezza e con calore ad appassionati e non. Era un raffinato trascinatore!
Le geometrie vegetali, le sfumature delle foglie e dei fiori, le forme delle piante, i riflessi del lago, per Lui erano occasioni emozionanti. Le ville e i giardini descritti in più occasioni, come dall’osservatorio particolare del ‘Battello dei Giardini’, coinvolgevano presenti e paesaggio in un unico caldo abbraccio estasiato. Sempre disponibile e conciliante, sapeva trasmettere l’amore per la bellezza della natura e per il Suo lago,attraverso la lettura istintiva del paesaggio,come il disegno dei giardini ed era intollerante verso chi ne turbava l’equilibrio. Instancabile viaggiatore,profondamente appassionato del Suo lavoro che svolgeva senza risparmiarsi,percorreva con slancio lunghe distante nel più breve tempo possibile ansioso di soddisfare il cliente e condividere con lui nuove emozioni, complice il giardino. Fedele testimone per oltre un trentennio di un mondo di appassionati cultori del verde, lascia tra i soci e le numerose persone che hanno avuto il privilegio di frequentarLo anche per breve tempo,una immensa eredità di vissuto trasmessa con travolgente entusiasmo ad ogni quotidiana esperienza di lavoro o di collaborazione.
Cultore appassionato di stampe e libri antichi,era felice quando riusciva a scovare in qualche mercatino, un oggetto o un riferimento letterario legato a qualche peculiarità del passato.
L’attenzione all’altro era il suo segno distintivo.