La selva di Caglio, una delle più belle del Lario



 

In mezzo ai castagneti riapre, dopo i danni causati dal maltempo nel 2018, anche il suggestivo sentiero naturalistico “Due Passi”, che parte dall’oasi botanica appena fuori Caglio e, con un percorso ad anello, conduce in poco più di un’ora al santuario della Madonna di Campoé; oppure, imboccando il Sentiero Segantini, arriva fino in paese.
 
Il percorso del “Due Passi” si snoda a quota 1000-1200 metri, con un dislivello molto dolce. E’ quindi percorribile con facilità per tutto l’anno (salvo nevicate molto intense) e perfetto per i bambini. Oltre a tantissime specie di alberi selvatici: noccioli, castagni, frassini, aceri, faggi, sambuco e felci, il bosco ospita una vasta pineta impiantata negli anni ‘30 del ‘900, quando il regime fascista progettò e realizzò una piantagione di conifere con l’obiettivo di creare posti di lavoro nella zona, che già allora era a rischio spopolamento.
Gioiello del sentiero è il faggio monumentale, vecchio di almeno 200 anni, sei metri di circonferenza del tronco, che si impone alla vista poco prima della discesa che porta al santuario di Campoè.