Litigio con la suocera, la accoltella e poi chiama i carabinieri:”Venite a prendermi”
E’ successo in via Cartesio a Vighizzolo dopo mezzogiorno: il genero litiga con la donna e la colpisce a morte. Poi chiede aiuto: tutto inutile.
Un raptus improvviso. All’ennesimo litigio tra di loro – lo spiegano bene i vicini di casa che spesso hanno sentito urla e insulsi assortiti dalle finestre di casa loro – ha preso un coltello ed ha colpito la suocera. Quanti colpi resta ancora da stabilirlo. Di sicuro uno è stato mortale. La donna è caduta a terra in un lago di sangue. Inutile l’intervento del personale 118 con ambulanza e rianimatore. Ma per Celestina Castiglia, 79 anni, madre della sua compagna, non c’era più nulla da fare. E’ successo attorno a mezzogiorno in un appartamento di via Cartesio a Vighizzolo di Cantù. Litigio forte tra di loro e l’aggressione alla donna.
Poi il genero – dopo essersi reso conto del dramma – ha subito chiamato il 112. Ha chiesto aiuto per soccorrere la donna. Ha poi atteso l’arrivo dei militari senza opporre resistenza. Avrebbe ammesso le sue responsabilità in modo diretto, chiaro. Per poi essere portato in caserma per il primo interrogatorio. Arrivato a Cantù anche il magistrato di turno in Procura a Como, il Pm Massimo Astori. Lui ed i carabinieri lo stanno interrogando per chiarire i contorni della vicenda.
Qui intanto le prime immagini da Vighizzolo con la nostra diretta Facebook di Mario Camagni (video sopra)
Un raptus la prima ipotesi. Uno scatto d’ira dopo l’ennesimo litigio tra di loro. I due, dalle prime informazioni, erano da soli nell’appartamento di via Cartesio quando è avvenuta la tragedia.