La prima provocazione del Festival del Legno di Cantù è arrivata



L’installazione è quasi completata, la “Maestà Sofferente” di Gaetano Pesce, alta 8 metri, troneggia in piazza Garibaldi a Cantù e sarà il simbolo della VII edizione del Festival del Legno che, quest’anno, ha per titolo “La Provocazione”. L’enorme struttura è una rivisitazione dell’iconica poltrona Up5&6, che venne esposta in piazza Duomo a Milano in occasione del Salone del mobile.

L’opera unica di Gaetano Pesce è intrisa di significato, evidenzia infatti il trattamento delle donne nella società patriarcale e la disparità tra i sessi. La forma ricorda il corpo femminile, che, legato ad un poggiapiedi di forma sferica, simboleggia la donna prigioniera dei pregiudizi maschili, vittima delle sue violenze e priva degli stessi diritti universali. A sottolineare il tema della violenza sulle donne, argomento di forte attualità sono le innumerevoli frecce incastonate sulla superficie della sedia, e una serie di teste di animali realizzate in polistirolo e fibra di vetro verniciata montate su un cavalletto di ferro.

L’installazione della “Maestà Soffrente” lancia il Festival del Legno come evento che lega tradizione e innovazione ai temi di attualità che lo circondano coinvolgendo personaggi di spicco del design e dell’architettura italiani. Il significato dell’opera di Gaetano Pesce affronta un tema quanto mai attuale in modo provocatorio. Le riflessioni scaturite hanno portato a definire il tema della Cantù Città del Mobile 2019, che sarà la “PROVOCAZIONE” in tutte le diverse accezioni.
L’Edizione 2019 de “Il Festival del Legno – La ProvocAzione – Cantù Città del Mobile” partirà domani alle 19 con l’inaugurazione presso l’Ex Chiesa S.Ambrogio, Piazza Marconi con Mostra e Concerto, poi il viaggio proseguirà tra design ed i luoghi storici del saper fare con mostre, curiosità, intrattenimento in percorsi itineranti attraverso Cantù fino al 6 ottobre.